Mule/Money mule

“Mule" (mulo) è il nome originariamente dato a una persona usata per trasportare materiali illeciti: esplosivi, armi, droghe, a volte a sua insaputa. Da questa attività discende il termine “Money mule”.

DI COSA SI TRATTA?

Il money muling è una pratica finalizzata al riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite, in particolar modo frodi informatiche e campagne di phishing. Per riciclare il denaro sporco la criminalità organizzata si serve di persone che sono reclutate con vari espedienti, spesso ignare dell’illegalità delle pratiche,  che vengono definite  money mules. Il money mule è una persona che trasferisce denaro ottenuto illegalmente con diversi strumenti di pagamento, molto spesso attraversando diverse nazioni. Il suo guadagno consiste nel trattenere delle commissioni sull’importo trasferito. 

tecnica

Dopo aver ottenuto illegalmente delle somme di denaro mediante truffe online, i criminali hanno bisogno di ripulirli e far apparire tali profitti come leciti. Attraverso annunci online, offerte di lavoro apparentemente normali, social media o contatti diretti, i truffatori reclutano delle persone, spesso ignare, talvolta in cerca di lavoro o in difficoltà economiche. I money mules offrono la propria identità per l’apertura di nuovi conti correnti, sui quali viene versato il denaro ricavato dalle frodi informatiche. Queste somme vengono quindi trasferite sui conti bancari dei criminali dai “mule” che vengono retribuiti per l’attività svolta con provvigioni.

Utilizzando i conti correnti del “mule” per far transitare il denaro e l’indirizzo per far transitare pacchi acquistati online, il criminale ripulisce il denaro o, talvolta, lo trasferisce in un altro paese.

Spesso i money mules non sono consapevoli dell’illegalità di queste pratiche e pensano di svolgere un lavoro regolare. In realtà commettono un reato grave e favoriscono attività criminose come il traffico di droga e le frodi online. I muli sono quindi delle vittime, ma al tempo stesso favoriscono questi illeciti, diventando complici dei criminali.

Perché viene usato un mulo? Per offuscare le tracce della frode, per rendere più difficile o impossibile recuperare i fondi, e. soprattutto, rimanere “nascosti” dietro al “mulo” che diventa il bersaglio della polizia. Quali sono i rischi per il “mule”? Il rischio principale è essere considerato complice delle frodi e perseguito in quanto tale dalla giustizia.

COME DIFENDERSI?

Cosa fare per non diventare “muli”?

Prestando attenzione ad alcuni segnali, è possibile difendersi dalle minacce del web e smascherare i tentativi di raggiro.

  • Per reclutare money mules, gli annunci di lavoro sono spesso utilizzati come esca.

    E' importante:

    Essere molto cauti quando non viene richiesta una particolare competenza o esperienza, oppure quando il lavoro viene descritto in modo poco chiaro, ma si specifica che dovrà essere usato il conto corrente del lavoratore per effettuare transazioni di denaro, oppure se tutte le comunicazioni e i trasferimenti di denaro riguardo al lavoro proposto avvengono online. 

    Diffidare di tutti quegli annunci che promettono di guadagnare soldi facili, soprattutto se provenienti da social network, email o contatti inaspettati tramite applicazioni di messaggistica istantanea.

 

  • Le email sospette spesso contengono errori grammaticali o di sintassi e provengono da indirizzi di posta elettronica riconducibili a società di service provider (es.@gmail, @yahoo ecc..) e non a un dominio di una società specifica (@nomesocietà.it).

    In caso di ricezione di un’email sospetta, non si deve mai cliccare sui link e occorre cercare informazioni più precise sulla società che propone l’offerta. Inoltre, non bisogna mai fornire i propri dati bancari a sconosciuti.

Chiunque ritenga di essere coinvolto in una truffa come money mule, deve contattare immediatamente la propria banca per bloccare il trasferimento di denaro. Bisogna quindi rivolgersi alle forze dell’ordine per segnalare l’accaduto.

OPERAZIONE EMMA3

L’operazione EMMA3 (European Money Mules Action)  per contrastare il money muling

Per combattere questo fenomeno è stata avviata dalla Polizia di Stato  una campagna di sensibilizzazione e prevenzione coordinata da Europol e denominata EMMA  (European Money Mules Action), giunta alla terza edizione,  la cui forza si basa sul presupposto che il migliore strumento per prevenire queste pratiche illegali è l’informazione. La campagna è supportata da articoli informativi pubblicati su vari siti , video e infografiche, il cui effetto è stato amplificato grazie all’utilizzo dei social network da parte dei partner aderenti all’iniziativa.

L’operazione EMMA  è finalizzata a creare la consapevolezza che essere un money mule è un reato punito severamente, perché favorisce attività criminali molto gravi. Inoltre la campagna mira anche a informare adeguatamente gli utenti in merito a tutti gli accorgimenti da adottare per non cadere nel tranello del money muling.

Anche Credit Agricole Italia, in quanto aderente a CertFin (struttura specializzata nella prevenzione, contrasto alle minacce informatiche rivolte al sistema finanziario italiano) sostiene l’operazione EMMA 3, offrendo supporto alle forze dell’ordine per smascherare le truffe e identificare i money mules e informando i propri utenti su come difendersi dal money muling. Attraverso l’hashtag #dontbeaMule su Facebook e Twitter, si sensibilizza sull’esistenza del fenomeno, delle conseguenze anche penali e sulle modalità per reagire ai tentativi di frode online e non diventare vittime di queste pratiche illegali.