Il “momento perfetto” per investire? Non esiste
Quando si è giovani e ci si affaccia per la prima volta al mondo del lavoro, investire per provvedere al futuro può suonare alquanto prematuro.
Rimandare gli investimenti per il futuro più a lungo termine è però uno dei più grandi errori che si possano commettere nell’ambito della finanza personale, poiché i vantaggi di muoversi in anticipo sono tanti e comprovati.
Perché muoversi in anticipo?
Muoversi in anticipo investendo i risparmi a partire da oggi è molto importante, in realtà, perché consente di sfruttare il cosiddetto “interesse composto”. Si tratta, per farla breve, di un interesse che viene pagato sia sul capitale che sugli interessi degli anni precedenti. Ciò significa che l’importo investito crescerà più rapidamente, non in maniera lineare ma in modo esponenziale.
Per capirlo meglio, facciamo un esempio semplice. Immaginate di avere 100 euro e di investirli. E immaginiamo anche che ogni anno l’investimento vi restituisca il 3% di interessi. Questo vuol dire che alla fine del primo anno vi ritroverete con 103 euro in mano. Dopo il primo anno, però, il 3% non si calcola sui 100 iniziali, ma sui 103, quindi alla fine del secondo anno vi ritroverete con 106 euro in mano e dopo il decimo anno avrete totalizzato più di 130 euro. Ecco perché, come vi abbiamo detto, con l’interesse composto l’aumento di anno in anno non è lineare, ma esponenziale.
In pratica, con l’interesse semplice gli interessi maturano solo sul capitale iniziale, mentre con quello composto già a partire dal secondo anno essi maturano sul capitale più gli interessi già maturati.
Ne consegue che il tempo lavora a tuo favore. E proprio per questo motivo non esiste un momento migliore di altri per investire. Potremmo dire, anzi, che ogni momento è buono, soprattutto se si investe guardando al lungo periodo.
Un altro principio base che dovrebbe farci riflettere sull’opportunità di investire è quello del costo-opportunità. Procrastinando la decisione di investire, ovviamente, non ci viene sottratto nulla. C’è però un guadagno che avremmo potuto realizzare se avessimo scelto di investire. Quel mancato guadagno è il cosiddetto costo dell’opportunità di cui non abbiamo approfittato.
Secondo l’ultimo rapporto Consob del 2022[1], la tendenza a rimandare le decisioni è legata al fenomeno dell’ansia finanziaria. E più alta è quest’ansia, più si rimanda a domani quello che si potrebbe fare oggi.
Ad alimentare quest’ansia c’è la scarsa fiducia nella finanza in generale. Sfiducia che in parte è dovuta ai movimenti di mercato, ma anche al basso livello di educazione finanziaria degli italiani – non perché siamo problematici noi, ma perché nessuno ce la insegna. Basta pensare che l’85% degli studenti non entra mai in contatto con nessuna nozione base di economia e finanza e quindi arriva meno preparato e giustamente con meno fiducia davanti alle decisioni di investimento e in generale alle decisioni che riguardano la gestione dei propri soldi.
Fai chiarezza sui tuoi bisogni e obiettivi
Il primo passo per iniziare a investire è conoscere la propria propensione al rischio. Solo così è possibile trovare l’opzione di investimento adatta per ognuno di noi.
Ogni volta che scegliamo uno strumento finanziario, ci troviamo nella situazione di dover sopportare il rischio di poter perdere parte o tutti i soldi investiti. La regola fondamentale è che rendimento atteso ed il rischio vanno nella stessa direzione: più è alto il rischio che vi assumete, più alta può essere la remunerazione.
Dopo aver quantificato la propensione al rischio, la prima cosa da capire è quali sono le nostre esigenze finanziarie. Poi bisogna definire l’orizzonte di investimento, ovvero tra quanto tempo ci serviranno questi soldi.
Proviamo a fare degli esempi, consapevoli però che ognuno di noi ha caratteristiche ed esigenze diverse, ragion per cui potrebbero essere istruttivi ma non validi per tutti.
- Immaginiamo che l’obiettivo sia l’acquisto di una casa o l’accantonamento di soldi per i figli. Per questo tipo di progetto potrebbero funzionare bene i programmi di pianificazione del risparmio (i cosiddetti Piani di Accumulo).
- Se invece stiamo rimborsando un mutuo o dobbiamo corrispondere l’affitto al proprietario di casa e vogliamo recuperare quello che sborsiamo per l’una o per l’altra di queste due voci di spesa, un’idea potrebbe essere l’investimento in prodotti ben diversificati e che periodicamente riconoscono delle cedole: a scadenza regolare si incassa una somma a titolo di remunerazione dell’investimento.
- Infine, se l’obiettivo è la pensione o l’integrazione dell’assegno pensionistico pubblico per mantenere un tenore di vita più alto, ci sono fondi pensione di ogni tipo e adatti a ogni livello di propensione al rischio.
Insomma, la lezione che dobbiamo portare a casa è che, qualunque sia l’obiettivo che vogliamo raggiungere, c’è una forma di investimento adatta e noi e alle nostre esigenze.
Ascolta il podcast di Amundi e Crédit Agricole
Il podcast prodotto da Will per Amundi e Crédit Agricole, che punta a trasmettere agli ascoltatori le basi dell’educazione finanziaria, disponibile su tutte le piattaforme di podcast gratuite.
Perché la conoscenza è il primo, ma molto importante, passo da compiere per il proprio futuro e per quello dei propri cari.
[1] https://www.consob.it/web/consob/dettaglio-news/-/asset_publisher/hZ774IBO5XPe/content/rapporto-2022-sulle-scelte-di-investimento-della-famiglie-italiane-26-gennaio-2023/10194
[1] https://www.consob.it/web/consob/dettaglio-news/-/asset_publisher/hZ774IBO5XPe/content/rapporto-2022-sulle-scelte-di-investimento-della-famiglie-italiane-26-gennaio-2023/10194
[1] CONSOB: Rapporto sulle scelte di investimento delle famiglie italiane 2022
Il podcast prodotto da Will per Amundi e Crédit Agricole, che punta a trasmettere agli ascoltatori le basi dell’educazione finanziaria, disponibile su tutte le piattaforme di podcast gratuite.
Perché la conoscenza è il primo, ma molto importante, passo da compiere per il proprio futuro e per quello dei propri cari.