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Cultura finanziaria

Le regole per investire: consigli “In Spiccioli”

Iniziare a investire il prima possibile è una scelta intelligente che può portare molti benefici nel lungo termine. Il podcast “In Spiccioli” affronta questo e molti altri temi: ecco una sintesi degli argomenti trattati e delle dritte per non sbagliare.

Seguire i suggerimenti giusti può fare una gran differenza, quando si tratta di gestire il denaro e raggiungere importanti obiettivi per l’anno in corso o per l’intera vita. E i suggerimenti giusti sono tanto più preziosi quanto più si è agli inizi: approcciare al mondo degli investimenti, infatti, non è semplicissimo, in particolare per i giovani. Investire il prima possibile, però, è una scelta intelligente che può portare molti benefici nel lungo termine.

“In Spiccioli”, il podcast prodotto da Will per Amundi e Crédit Agricole con l’obiettivo di trasmettere agli ascoltatori le basi dell’educazione finanziaria, disponibile e riascoltabile su tutte le piattaforme di podcast gratuite, affronta questi argomenti, decisivi per le nostre tasche e per il futuro.

Nelle sue puntate, il podcast ha trasmesso una serie di informazioni, conoscenze, consigli e suggerimenti che riepiloghiamo, riassumendoli, in questo post. Utili regole per gestire con consapevolezza il proprio denaro, senza ovviamente rinunciare alla consulenza degli esperti.[1]

 

Finanza, sostenibilità e ESG: cosa sono?

La necessità di tenere in considerazione nei modelli economici tradizionali anche costi e benefici di natura sociale e ambientale è sempre più urgente.
Questa consapevolezza è alla base della finanza sostenibile a cui fa riferimento la sigla ESG (ambiente, società e governance) di cui si parla molto oggi che mira a creare valore per l’investitore e per la società nel suo complesso attraverso una strategia di investimento di medio-lungo periodo. Vedi articolo inerente qui.

I più scettici si chiederanno: ma in che modo queste tipologie di investimenti contribuiscono a creare valore? Attraverso la finanza sostenibile le risorse vengono indirizzate verso progetti a impatto ambientale e sociale positivo e, oltre a creare crescita economica, producono un impatto positivo tangibile e concreto sul pianeta e la società.


Non è mai troppo presto per pensare alla pensione

La pensione non riguarda solo gli anziani anzi, parlare di pensione non è mai troppo presto. Bisogna pensare oggi a costruire il nostro domani. Questo è il consiglio che molti esperti di finanza personale danno a chi vuole garantirsi un futuro sereno. La pensione obbligatoria, infatti, potrebbe non essere sufficiente a coprire le spese e le esigenze di vita di una persona anziana e, dunque, fragile.

Prima si decide di aderire ad una forma pensionistica, più si ha tempo per costruire il proprio “zainetto” previdenziale che rappresenterà la rendita al termine della vita lavorativa. Uno zainetto a cui nel tempo si può attingere anche per le necessità che via via si possono presentare. Insomma la previdenza rappresenta un progetto importante nella nostra vita, risponde ad un bisogno concreto e rappresenta una forma di risparmio che è anche investimento nel proprio futuro.

 

Il tempo dei soldi

Come possiamo investire quando non abbiamo troppi soldi da parte?
Una modalità per investire senza lasciarsi influenzare dal “rumore” della cronaca e senza cedere ai nostri bias emotivi potrebbe essere il PAC che sta per Piano di Accumulo di Capitale.

Funziona così: ogni mese o con una frequenza diversa scelta in funzione dei nostri bisogni, si accantona un importo, anche di ammontare contenuto purché sia per noi sostenibile, ad esempio 50, 100 o 150 euro.

Si può quindi iniziare con poco, sfruttando poi la potenza degli interessi composti nel lungo periodo. Gli interessi composti, lo ricordiamo, fanno sì che l’interesse maturi non solo sul capitale iniziale (come accade con l’interesse semplice) ma anche sui dividendi o sulle cedole reinvestiti, il che amplifica la portata dei ritorni.

 

La diversificazione spiegata facile

Una metafora utile per parlare di diversificazione degli investimenti è questa: è meglio scegliere un aereo con 4 motori per attraversare l’oceano o uno con un motore solo?

La diversificazione[2] è uno dei concetti base della finanza e che governa le buone pratiche degli investimenti. Diversificare significa destinare le proprie risorse verso opportunità di investimento diverse per orizzonte temporale, indicatori geografici e tipologia. Così, se da una parte va male, non perdiamo tutto!
Diversificare non significa necessariamente aumentare la probabilità di vittoria, ma ridurre il rischio di eventi negativi estremi.

 

Chiama i soldi con il loro nome, cioè gli obiettivi che vuoi raggiungere

Quando pensiamo ai soldi come un mezzo per raggiungere degli obiettivi, stiamo già migliorando del 99% il modo in cui li gestiamo. Questo vale sempre: quando i soldi li spendiamo, quando li risparmiamo e quando li investiamo.

Invece di pensare ai soldi come a una quantità astratta e generica, bisogna associarli a qualcosa di concreto e motivante, come un progetto, un sogno, una sfida personale.
In questo modo si può definire più chiaramente e precisamente quanto si vuole risparmiare, quanto tempo ci vuole per farlo e quali sacrifici si è disposti a fare, secondo il principio del cosiddetto Goal Investing .

 

Il momento perfetto per investire non esiste

Esiste il momento perfetto per investire? A questa domanda, qualche esperto vi risponderà: il prima possibile. Che in altre parole sta per: il momento perfetto non esiste. Infatti, rinviare le decisioni finanziarie potrebbe avere un costo e il tempo è tra i migliori alleati di un investitore. Perché? La risposta la troviamo nel meccanismo della capitalizzazione degli interessi.

Immaginate di avere 100 euro e di investirli. E immaginiamo anche che ogni anno l’investimento vi restituisca il 3% di interessi. Questo vuol dire che alla fine del primo anno vi ritroverete con 103 euro in mano. Dopo il primo anno, il 3% non si calcola sui 100 iniziali, ma sui 103 e quindi alla fine del secondo anno vi ritrovate con 106 euro in mano e dopo il decimo anno vi ritrovate con 134 euro in mano. L’aumento di anno in anno non è lineare, ma esponenziale.

In questo esempio infatti, al primo anno gli interessi maturano solo sul capitale iniziale. Ma a partire dal secondo anno gli interessi maturano sul capitale iniziale + gli interessi che hai già maturato.

 

Quanto sei disposto a rischiare?

Questa è una domanda fondamentale. Ogni volta che scegliamo uno strumento finanziario, ci troviamo nella situazione di dover sopportare il rischio di perdere parte o tutti i soldi investiti. La regola fondamentale è che rendimento atteso e il rischio vanno nella stessa direzione: più è alto il rischio che ci si assume, più alta può essere la remunerazione.

Il profilo di rischio dipende da diversi fattori, come l’età, l’orizzonte temporale, gli obiettivi e la tolleranza alle fluttuazioni del mercato.
Il rischio è una componente ineludibile non solo degli investimenti, ma della vita stessa, e non lo si rifugge rinunciando a investire. Anche i soldi tenuti fermi in strumenti di liquidità sono esposti a una serie di rischi: tra questi, il rischio della famigerata “tassa occulta”, vale a dire l’inflazione.

 

Col denaro siamo meno razionali di quanto pensiamo

La prima cosa da sapere quando gestiamo i soldi è che nessuno di noi ha un approccio perfettamente razionale. Quando si tratta di soldi, spesso agiamo in modo irrazionale. Ci lasciamo influenzare da fattori emotivi, psicologici e sociali, che complicano le nostre decisioni. La stessa quantità di denaro assume un valore diverso a seconda della sua provenienza, ad esempio se l’abbiamo guadagnato lavorando duramente o se ci è stato regalato.

Più siamo consapevoli dei meccanismi che la nostra mente mette in atto nella gestione e nella percezione dei soldi, meglio saremo in grado di gestire, senza andare nel panico e senza irrazionalità, tutto il nostro patrimonio.

 

[1] Le informazioni fornite non costituiscono in alcun modo né devono essere intese come una ricerca in materia di investimenti, un’analisi finanziaria, una raccomandazione di investimento, un’offerta di acquisto o vendita di strumenti finanziari, una proposta contrattuale o un messaggio promozionale.

[2] La diversificazione non garantisce un profitto né protegge da perdite