Agrisolare o Agrivoltaico? Stesso obiettivo, ma progettazione e contributi diversi
La transizione ecologica è uno dei pilastri del progetto Next Generation EU.
La seconda Missione del PNRR, denominata Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica, si occupa dei grandi temi come:
- agricoltura sostenibile
- economia circolare
- transizione energetica
- mobilità sostenibile
- efficienza energetica degli edifici
- risorse idriche
- inquinamento
Il fine è quindi quello di migliorare la sostenibilità del sistema economico e assicurare una transizione equa e inclusiva verso una società ad impatto ambientale pari a zero.
Le due componenti principali di questa missione sono:
- Agricoltura sostenibile ed economia circolare, all’interno del quale troviamo il bando “Agrisolare”;
- Transizione energetica e mobilità sostenibile, all’interno del quale troviamo il bando “Sviluppo Agrivoltaico".
Si tratta pertanto di misure diverse declinate in bandi e progetti che permettono di attingere a fondi europei per agricoltura gestiti da due Ministeri: il MIPAAF per Agrisolare e il MITE per lo Sviluppo Agrivoltaico.
Le differenze sostanziali si rilevano rispetto all’intervento tecnico di progettazione e alla modalità di concessione del contributo.
Il Parco Agrisolare sostiene, con contributi in conto capitale, gli investimenti nelle strutture produttive del settore agricolo, zootecnico e agroindustriale al fine di installare pannelli fotovoltaici sui tetti delle costruzioni già esistenti. Non consuma suolo. Rientrano pertanto in questo ambito l’installazione e la messa in opera di impianti fotovoltaici su strutture già esistenti, eventualmente in funzione della bonifica di tetti a base di Eternit.
I progetti relativi allo “Sviluppo Agrivoltaico” hanno natura e finalità appunto diversi. L’impianto agrivoltaico è un sistema complesso, essendo allo stesso tempo un sistema energetico ed agronomico. Prevede il montaggio di moduli fotovoltaici elevati da terra, anche con rotazione dei moduli stessi, comunque in modo da non compromettere la continuità delle attività di coltivazione agricola. Non sono impianti a terra e neanche questi consumano suolo agricolo. La loro installazione deve armonizzarsi con la coltivazione sottostante all’intervento solare; deve quindi aiutare e sostenere la crescita della coltura sottostante.
Ad oggi solo il bando per Agrisolare è stato pubblicato dal MIPAFF, il 23 agosto scorso.
I contributi a fondo perduto destinati a questo bando sono di 1,5 miliardi di euro di cui 1,2 miliardi di euro destinati alla realizzazione di interventi nel settore della produzione agricola primaria, mentre due quote di 150 milioni di euro sono destinate rispettivamente alla realizzazione di interventi nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in agricoli e alla realizzazione di interventi nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli.
Le domande di accesso agli incentivi dovranno essere presentate attraverso il GSE dalle ore 12:00 del 27 settembre fino alle ore 12:00 del 27 ottobre 2022 e le agevolazioni verranno concesse mediante una procedura a sportello sino ad esaurimento delle risorse disponibili.
Per lo “Sviluppo Agrivoltaico” sono state per ora pubblicate dal MITE solo le "Linee guida in materia di impianti agrivoltaici"; il bando sarà pubblicato presumibilmente entro fine anno.
Le risorse destinate a questo bando sono di 1,1 miliardi di euro a cui potranno accedere solo le aziende del settore primario.
Crédit Agricole affianca i propri clienti attraverso un accordo con Warrant Hub per offrire alle aziende consulenza e assistenza personalizzata durante tutto l'iter per l’ottenimento, il mantenimento e la supervisione delle agevolazioni inerenti ai fondi messi a disposizione dal PNRR.
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