La necessità di confrontarsi con mercati nuovi (quelli internazionali) e con contesti mutati (si pensi al ruolo assunto dalla grande distribuzione) hanno spinto alcune imprese dell'agroindustria del Nord Est a modificare il proprio assetto organizzativo, introducendo nuove funzioni aziendali. Questo ha comportato che aziende con strutture diverse abbiano reagito in modo diverso alla crisi. E che gli imprenditori si trovino a prendere in considerazione forme di aggregazione di qualche genere, da quelle più "soft" a vere fusioni.