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INNOVAZIONE TECNOLOGICA IN AGRICOLTURA

Il settore delle macchine agricole ha avuto nel corso di questi due anni un incremento nelle vendite di macchine ed attrezzature dotate di dispositivi appartenenti alla categoria denominata 4.0.

La tecnologia è in grado di dare agli operatori conoscenze e capacità di gestione aumentate per monitorare, valutare, decidere, attuare in maniera puntuale le migliori scelte e pratiche. Tutto ciò d’altronde non può essere demandato al semplice acquisto di una macchina o dispositivo 4.0 ma deve rappresentare una, seppur graduale e progressiva, trasformazione aziendale nell’adeguamento di strutture e infrastrutture, e nell’aggiornamento del capitale umano aziendale con l’inserimento delle nuove generazioni più aperte nel “manipolare” questi strumenti.

Sicuramente i primi stadi di agricoltura 4.0, legati a innovazioni di prodotto che rendono più efficienti le operazioni come la guida assistita o il controllo automatico, portano già a miglioramento nei risultati economici.

E’ nel pieno campo e in coltivazioni spesso complesse come l’orticoltura a cielo aperto, la frutticoltura e soprattutto la viticoltura che è necessario andare oltre affrontando la fase evolutiva intermedia, come i trattamenti o le concimazioni a rateo variabile che richiedono un monitoraggio puntuale nel sito specifico e la disponibilità di modelli per poterli correlare alle prescrizioni differenziate in campo. Già questo diventa un passaggio complesso perché richiede l’introduzione di digitalizzazione dei terreni per correlare i parametri del suolo, dell’aria, delle acque e delle colture alle migliori scelte da fare in ogni specifico punto.

Il terzo livello 4.0 prevede poi la gestione precisa e puntuale del rispetto ambientale e salutistico, dei momenti più opportuni di trattamento (nutrienti e prodotti fitosanitari), di raggiungimento del momento ottimale della raccolta nelle diverse aree e anche questo prevede un imprescindibile incremento di monitoraggio digitale.

E’ una grande sfida ma l’errore sarebbe pensare di affidare tutto all’acquisto di una tecnologia senza aggiornare le nostre menti e le nostre imprese agricole.