La Pac incentiva il ricambio generazionale
Per questo la Politica agricola comune ha previsto degli specifici incentivi per l’insediamento degli under 40, titolari di aziende agricole, già nella programmazione 2014-2022. I fondi sono stati confermati anche nella nuova Pac 2023-2027 e sono pari al 2% del massimale dei pagamenti diretti. Per l’Italia si tratta di 69,92 milioni di euro nel quinquennio. Il “sostegno complementare al reddito per i giovani agricoltori” è di 83,50 euro a ettaro l’anno per i primi cinque anni di vita dell’impresa e va ad aggiungersi al sostegno di base (circa 164 €/ha). Il pagamento viene concesso per un massimo di 90 ettari, quindi 7.500 euro l’anno per cinque anni.
Rispetto alla Pac 2014-2022, l’incentivo si è ridotto in media del 17%. Ma se l’azienda condotta dal giovane ha determinate caratteristiche e coltiva certe colture rispettando alcuni vincoli sulle rotazioni, a questi possono aggiungersi il sostegno ridistributivo, gli ecoschemi e il sostegno accoppiato. Inoltre, gli under 40 che per la prima volta diventano capi azienda, possono accedere al premio di primo insediamento concesso dai complementi di sviluppo rurale regionali, con un massimale che, rispetto al periodo 2014-2022, è stato alzato da 70mila a 100mila euro. Il sostegno può essere concesso in forma di premio in conto capitale anche in più tranche, attraverso il ricorso a strumenti finanziari o con una combinazione delle due modalità.
Nella nuova programmazione sono cambiati alcuni requisiti di accesso al pagamento per i giovani agricoltori. Per esempio, al momento della domanda il richiedente deve possedere uno dei seguenti titoli di studio:
- titolo universitario a indirizzo agricolo, forestale, veterinario, o titolo di scuola secondaria di secondo grado a indirizzo agricolo;
- titolo di scuola secondaria di secondo grado a indirizzo non agricolo e attestato di frequenza ad almeno un corso di formazione di minimo 150 ore su tematiche riferibili al settore agroalimentare, ambientale o della dimensione sociale, tenuto da enti accreditati dalle Regioni o Province autonome con superamento dell’esame finale, o partecipazione a un intervento di cooperazione per il ricambio generazionale;
- titolo di scuola secondaria di primo grado, accompagnato da esperienza lavorativa di almeno tre anni nel settore agricolo, documentata dall’iscrizione al relativo regime previdenziale o acquisita nell'ambito dell'intervento di cooperazione per il ricambio generazionale. Oppure, se previsto nei bandi regionali per gli interventi di sviluppo rurale, titolo di scuola secondaria di primo grado accompagnato da attestato di frequenza a uno o più corsi di formazione di minimo 150 ore su tematiche riferibili al settore agroalimentare, ambientale o della dimensione sociale con superamento dell’esame finale.
Un’altra corsia preferenziale riservata ai giovani agricoltori prevista dal Piano strategico Pac italiano, è l’accesso prioritario alla riserva nazionale dei titoli Pac che può avvenire in due modi:
- assegnazione di nuovi titoli agli agricoltori che non ne detengono;
- aumento del valore dei titoli già detenuti se questo è inferiore alla media nazionale di 164 €/ha.
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