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Nel Dettaglio

L’effetto serra e i tre gas

Con un calcolo provvisorio, ma attendibile, si stima che l’effetto serra sia causato per oltre il 95% da tre soli gas. Il principale di questi è il vapore acqueo che da solo arriva al 68/70%. Seguono l’Anidride Carbonica, con un range che va dal 14% al 20% e il metano, con una percentuale di circa l’8%*.
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Come è noto i tre principali gas serra sono presenti in modo più o meno massiccio nell’atmosfera in conseguenza dell’effetto dei cicli del carbonio e dell’azoto, ovvero i principali cicli naturali che ci permettono di vivere. In particolare, la fotosintesi clorofilliana contribuisce con la sua attività a generare e rigenerare gli stati vitali e riassorbire anidrite carbonica a beneficio dell’emissione di ossigeno.  

Il vapore acqueo atmosferico fa parte di un sistema chiuso di circolazione dell'acqua dagli oceani e dai continenti verso l'atmosfera in un ciclo continuo di evaporazione, traspirazione, condensazione e di nuovo precipitazione. L'aria calda può assorbire molta più umidità e di conseguenza le temperature aumentano, intensificando la presenza di vapore acqueo in atmosfera. Da qui il cambiamento climatico. 

Il metano è prodotto attraverso la degradazione di materiale organico in ambiente anaerobico, cioè privo di ossigeno. Tra le principali fonti di metano, oltre la produzione e distribuzione di gas naturale e l’estrazione del carbone, ci sono le paludi, le risaie, nonché la fermentazione enterica da digestione di bovini. Ci sono anche altre fonti, ma sono meno impattanti e soprattutto meno visibili a livello mediatico.

Rimane da considerare l’anidrite carbonica. Questa si calcola in ppm (Parti Per Milione) che attualmente ammontano a circa 400, mentre all’inizio dell’era industriale si attestavano intorno a 250/300 ppm. Quindi innegabile che l’attività dell’uomo abbia provocato un incremento di questa presenza.

La natura dei tre gas, la loro presenza e le loro modalità di interazione con atmosfera e ambiente determinano sistemi di interazione che non possono prescindere dall’attenzione verso l’uomo. La natura di questa interazione non è di principio buona o cattiva, tuttavia tiene conto della presenza di aspetti legati alla socialità e all’attività produttiva dell’uomo. In questo senso presidiare con opportuni strumenti e con politiche appropriate, come sistemi di misurazione condivisi a livello mondo per poi attuare dettagliati piani di miglioramento, non solo con sanzioni o limitazioni, a livello macro regionale, diventa parte essenziale del modo con il quale stiamo al mondo.

 

*Fonte: www.climeworks.com - VIVA LA CO2, G. Pacchioni, Il Mulino, 2023.


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