Donne alla mietitura
- Autore
- Romolo Koelman
- Data
- Seconda metà XIX sec
- Tecnica e supporto
- Olio su tela
- Dimensioni
- 109 x 220 cm
- Collezione
- Carim
- Ubicazione
- Rimini
Romolo Koelman fu figlio di Johan Hendrik (1820 - 1887) e nipote di Jan Philip (1818-1893), pittori, scultori e architetti originari dell’Aia e allievi di C. Kruseman a Roma. La casa e l’atelier della famiglia Koelman, ormai naturalizzata romana, fu ritrovo di patrioti, e sia Jan Philip che Johan Hendrik presero parte attiva agli avvenimenti del 1848-49 e alla breve e sfortunata ma gloriosa vicenda della Repubblica Romana.
Romolo seguì, a livello pittorico, la maniera del padre, come dimostra, tra le sue opere, l’Interno dello studio paterno in via dell'Olmata, oggi conservato al Museo di Palazzo Venezia a Roma.
Focus sull'opera
Questa tela monumentale, di formato longitudinale e dall’ampio respiro paesaggistico, ritrae la raccolta del fieno nella campagna laziale. Un vivace gruppo di popolani, abbigliati con costumi tradizionali accuratamente descritti dal pittore, segnano il primo piano della composizione, tutto giocato sui toni dei bruni, degli aranciati e dei rossi. Tonalità più fredde, tra il ceruleo e la carta da zucchero, connota i grembiuli e i fazzoletti delle lavoranti, per poi passare ad identificare giacca e panciotto della figura maschile a cavallo in primo piano, probabilmente un proprietario terriero, al quale una donna serve da bere.
Protagonista indiscusso del dipinto è tuttavia il largo paesaggio della campagna romana, con le rovine dell’acquedotto Appio Claudio (soggetto paesaggistico particolarmente amato dai pittori stranieri in visita a Roma, tra cui Camille Corot e Thomas Cole) che si stagliano sullo sfondo delle messi biondeggianti e dei monti Sabini che sfumano in lontananza.