L'ingresso di Napoleone I a San Miniato

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Autore
Egisto Sarri
Data
1876
Tecnica e supporto
Olio su tela
Dimensioni
60x72 cm
Collezione
Cassa di Risparmio di San Miniato
Ubicazione
San Miniato

Di modesta estrazione sociale, il Sarri aiutava il padre imbianchino nel lavoro, manifestandovi i primi segni della sua precoce abilità nell’arte del disegno e dell’affresco. Nel 1850 si iscrisse iscrive all’Accademia di Firenze, passando poi alla Scuola delle statue di Benedetto Servolini, a quella di pittura di Giuseppe Bezzuoli e Antonio Ciseri. Per sbarcare il lunariomantenersi si dedica alla realizzazione di ritratti, copie di opere famose e qualche piccolo lavoro a fregio: il resto del tempo lo dedicava dedica ad imbastire qualche quadro a soggetto storico per poter, per sua stessa ammissione “con questo mezzo giungere al mio ideale”.

Numerosi, negli anni successivi, i dipinti a soggetto storico, – solo per citarne alcuni: Corradino di Svevia che ascolta la condanna a morte (1863), Savonarola che spiega l’Apocalisse nel chiostro del convento di S. Marco (1865), Duello di Ludovico Martelli e Giovanni Bandini al tempo dell’assedio di Firenze (1867) – dove il pittore riuscì riescecon profitto a superare gli il intralci residui del Romanticismo storico, mettendolo in condizione di comprendere il naturalismo di Ciseri e il rinnovamento del quadro di storia operato da Domenico Morelli.

Dal 1863, per Sarri inizia un’intensa attività come ritrattista, nella quale seppe conciliareconcilia realismo e nobiltà del segno, secondo i dettami dei puristi italiani e francesi; nel decennio seguente si dedicò dedica invece all’esecuzione di dipinti con scene di genere pompeiano e romano per il mercato francese, inglese e italiano.

Focus sull'opera

L’interesse della critica per il quadro storico di Sarri inizia vVerso la fine degli anni Settanta, si assisté al risveglio dell’interesse della critica per il quadro storico, che  trovandoò conferma nell’Esposizione nazionale di Torino del 1880. In quella situazione, Sarri compì i cinque ultimi dipinti della sua vita con quei temi: Lucrezia Mazzanti, Jacopo Guicciardini che rimprovera Clemente VII per l’assedio di Firenze, Il duca d’Orange si prepara per la battaglia nella quale morì, Alessandro de’ Medici che rapisce una monaca ed infine anche L’ingresso di Napoleone a San Miniato - 29 giugno 1796.

L’organizzazione spaziale di dell’opera, L’ingresso di Napoleone a San Miniato, quest’ultima opera trova il suo fulcro nella figura di Napoleone a cavallo, che, con la feluca sollevata, saluta lo zio Filippo Bonaparte. In primo piano, a sinistra, sotto un baldacchino, sono ritratti i notabili locali e gli ecclesiastici; in secondo piano si distingue una fanfara ed un'ala di folla; sullo sfondo sono ritratti il borgo e l'antica Rocca realizzata da Corrado di Spira. 

In questo dipinto si nota la voglia di sperimentazione sul colore e sulla luce, vicina all’esperienza pittorica di Cabianca, Borrani e Gendron, con la composizione che si sviluppa attraverso un gioco di contrasti luministici, smorzati da dal tono grigio, passando ad una pittura di macchia, caratteristica dei paesaggi del di Sarri, utile a smorzare e velare le tonalità atmosferiche.