L'Airone
- Autore
- Antonio Discovolo
- Data
- 1935
- Tecnica e supporto
- Olio su tela
- Dimensioni
- 88 x 88 cm
- Collezione
- Carispezia
- Ubicazione
- Genova
Di formazione accademica, a Firenze Antonio Discovolo è allievo di Fattori (1891-93), per poi spostarsi a Lucca ed infine a Roma, dove ha modo d'inserirsi nei circoli culturali più aggiornati. Decisivo l’incontro con Plinio Nomellini, che lo indirizza verso un linguaggio esplicitamente divisionista. Indirettamente influenzato anche da Previati e Segantini, il “divisionismo mediterraneo” di Discovolo si consolida col trasferimento in Liguria alle Cinque Terre, prima a Manarola e poi a Bonassola. Stringe amicizia con Lorenzo Viani e, frequentando l’ambiente artistico genovese, si avvicina progressivamente ad istanze simboliste. Negli anni Venti il suo segno pittorico si rassoda e definisce, perdendo ogni vibrazione divisionista e virando verso impasti cromatici solari, materici e pastosi. Nel 1942 diventa membro dell’Accademia di San Luca.
Focus opera
Questa raffinata e orientaleggiante natura morta – dall’inconsueto formato quadrato e dal gusto un po’ retrò – appare dominata dall’incisiva presenza di un airone impagliato, visto di profilo. La composizione è impreziosita, ma con parsimonia, da una conchiglia madreperlacea, un vasetto satsuma dalla montatura bronzea ed una coppia di vasi cinesi contenenti mazzi di rose. Sullo sfondo cilestrino fanno bella mostra di sé due elaborate bande in stoffa ricamate tipiche della dinastia Qing (ultimo quarto XIX secolo). Opera peculiare della maturità dell’artista, questo dipinto si caratterizza per la tenue ma sontuosa resa cromatica, i cui riverberi accarezzano dolcemente le superfici smaltate dei vasi, i preziosi ricami tessili, i teneri petali di rosa.