ESG, analisi e numeri di un fenomeno dei nostri tempi
Il linguaggio della finanza si arricchisce periodicamente di nuovi termini. Da qualche tempo, per esempio, è frequente la menzione di concetti come “investimento sostenibile e responsabile”. Ma di cosa stiamo parlando?
Si tratta di “una strategia di investimento che mira a creare valore per l’investitore e per la società nel suo complesso, con un orientamento al medio-lungo periodo. L’analisi ESG nella valutazione di imprese e istituzioni, integra l’analisi finanziaria con quella ambientale, sociale e di buon governo”. Questa è la definizione elaborata nel 2003 dal Gruppo di lavoro del Forum per la Finanza Sostenibile, un’associazione non profit di cui fanno parte operatori finanziari e altre organizzazioni interessate all’impatto ambientale e sociale degli investimenti.
Si tratta quindi di una strategia che ricerca la redditività degli investimenti puntando a generare nel contempo effetti positivi sulla collettività.
Insomma rendimento ma anche bene comune.
Ma come possiamo investire in maniera responsabile?
Diversi sono i metodi per poter applicare concretamente l’approccio socialmente responsabile alle decisioni di investimento.
Si va da strategie di esclusione che eliminano esplicitamente dall’universo investibile i settori, titoli o Paesi che non rispondono a determinati principi e valori (es. armi e tabacco), alle strategie cosiddette Best in Class che selezionano gli strumenti finanziari secondo criteri ambientali (E), sociali (S) e di governance (G) privilegiandone quelli migliori in base proprio all’applicazione di questi filtri.
Altre strategie sono:
l’Impact Investing che, attraverso l’investimento in imprese, organizzazioni e fondi, intende generare un impatto socio-ambientale positivo e misurabile, insieme ovviamente a un ritorno finanziario;
l’Engagement ovvero il dialogo con l’impresa sui temi della sostenibilità e l’esercizio dei diritti di voto, legati alla partecipazione al capitale azionario, per influenzare positivamente i comportamenti dell’impresa.
Infine esistono soluzioni tematiche ovvero fondi che investono su specifici temi sociali e ambientali quali l’acqua, l’educazione, il cibo, il cambiamento climatico. Tante soluzioni quindi tutte però con un unico obiettivo: mirare alla sostenibilità degli investimenti (e del nostro benessere sulla terra) nel lungo termine.
Radiografia di un fenomeno
Secondo l’ultimo report Global Sustainable Investment Review, a livello globale gli investimenti socialmente responsabili contavano nel 2018 circa 30,7 mila miliardi di dollari con una crescita del 34% nel corso degli ultimi 2 anni. Sono gli investitori istituzionali a detenere la maggioranza della quota di mercato (75%) rispetto agli investitori privati che tuttavia nel tempo stanno aumentando il loro interesse in questa classe di attivo, nella crescente consapevolezza dell’importanza dei temi ambientali e socio-economici.
E la domanda degli investitori dovrebbe rimanere forte anche in futuro, considerato che – come rivela gran parte degli studi sull’argomento – i Millennials appaiono particolarmente interessati a questo tipo di prodotti.
ESG al test della performance
Ma quale riflesso ha l’ESG sulle performance di un portafoglio?
Investire in modo responsabile non sembra affatto penalizzare la performance, almeno per quanto riguarda i titoli azionari. Un esempio? Consideriamo l’indice MSCI World ESG Net Total Return, che rappresenta le azioni di tutto il globo (inclusi alcuni Emergenti) emesse da aziende ben posizionate in ambito ESG, e confrontiamolo con l’indice MSCI AC World Daily Net Total Return, che invece non fa distinzioni sulla base di criteri ESG.
Fonte dati: Adviseonly.
Dal grafico emerge un “premio ESG”. Ma quali sono le ragioni dietro questo fenomeno? Una delle ipotesi è che le migliori società in termini di fondamentali e strategia, che negli anni tendono a registrare performance più brillanti di altre, siano anche le più attente ai criteri ESG. Insomma, quando un’azienda è virtuosa e ben gestita, lo è anche a livello di sostenibilità e responsabilità ambientale, sociale e gestionale, orbitando quindi con una certa facilità attorno ad alti punteggi ESG.
In conclusione…
Un investimento sostenibile e responsabile, oltre a rappresentare uno strumento concreto per migliorare nel lungo termine la nostra società, può generare performance interessanti e competitive rispetto alle strategie tradizionali. Per giunta, si tratta di un tipo di investimento alla portata di ognuno, considerata la quantità di strumenti finanziari “ESG-oriented” presenti sul mercato. Investire può diventare ancor più agevole se ci si affida alla consulenza di un esperto, che ci aiuterà a individuare le opportunità più interessanti.