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Trend d'investimento

Millennials, tra etica e tecnologia: come investono i giovani di oggi?

I Millennials presto diventeranno la generazione dominante, ma in che modo agiranno nel mondo della finanza e come lo cambieranno?
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I cambiamenti climatici sono una realtà: è questo l’allarme che arriva dalle Nazioni Unite. Lo dimostra il moltiplicarsi delle catastrofi, dallo scioglimento dei ghiacciai, come nel caso del ghiacciaio del Monte Bianco che si sta sgretolando giorno dopo giorno, alla deforestazione, come testimoniano gli incendi che stanno aggredendo il polmone verde del nostro Pianeta, l’Amazzonia. 

Poco si è fatto fino ad oggi per scongiurare questi fenomeni, ma fortunatamente negli ultimi anni qualcosa sta cambiando. I giovani si fanno sempre più sentire: sono preoccupati per il loro futuro e determinati a cambiare il paradigma economico attuale a favore di un mondo più sostenibile e di una società più inclusiva e attenta alle necessità di ognuno. 

I Millennials stanno ridefinendo il modo di pensare e di fruire i servizi e hanno bisogni diversi rispetto al passato, anche quando si parla di gestione patrimoniale. Il settore della finanza non è difatti immune dal cambiamento, lo vediamo dal proliferare di investimenti etici e dal potente sviluppo di ciò che viene descritto come Fintech.

Scopriamo allora il futuro degli investimenti, analizzando il rapporto che hanno i Millennials con i propri soldi.


I valori dei Millennials

È in arrivo un cambiamento radicale anche nel mondo degli investimenti, trainato da coloro che entro il 2020 rappresenteranno oltre un terzo dei lavoratori a livello globale ed erediteranno circa 30 mila miliardi di dollari di ricchezza. Sono la generazione dell’euro e della cittadinanza europea, ma anche quella che ha subito il contraccolpo economico del 2008 proprio nei primi anni di lavoro e che si è trovata davanti a stage malpagati, contratti precari e stipendi più modesti rispetto alla generazione precedente. Conseguentemente, le loro scelte finanziarie sono molto diverse da quelle dei loro genitori. 

Cosa vogliono? Uguaglianza sociale, economia sostenibile e un bilanciamento tra lavoro e tempo libero. Dal consumo alla mobilità, dal turismo all’utilizzo di beni e servizi: i giovani preferiscono la condivisione al possesso. Oggi quando si pensa ai Millennials e ai settori che potrebbero beneficiare delle loro abitudini di spesa viene quindi naturale pensare ai social media, all’e-commerce e alla sharing economy. E guardando più in dettaglio?


Il volto etico dei giovani investitori

Nel 2017 l’Economist spiegava come i Millennials fossero la generazione più coinvolta di sempre nei cosiddetti “investimenti socialmente responsabili” (SRI). Secondo molti studi, infatti, i Millennials sono molto più sensibili rispetto alle altre generazioni ai temi che riguardano l’impatto sociale e ambientale dei propri investimenti. Secondo Morgan Stanley, l’86% delle persone nate tra gli inizi degli anni Ottanta e il 2000 è interessato agli investimenti socialmente responsabili e ha anche il doppio delle probabilità di investire in azioni o fondi se la responsabilità sociale è uno degli obiettivi condivisi. Inoltre, una ricerca condotta dalla US Trust Bank of America rileva che tra le persone nate dopo il 1980 la percentuale degli HNWI (High Net Worth Individual) che già investono secondo criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) raggiunge il 77%. 

E in Italia? Anche qui i Millennials prediligono la finanza etica: il 76% dei giovani italiani tra i 22 e i 30 anni esige un riscontro dell’impatto positivo esercitato dai propri investimenti, che può riguardare la riduzione dell’inquinamento, la messa al bando della plastica e un uso più attento delle risorse naturali, acqua in primis.


La generazione digitalmente più esperta

Cosa ci si aspetta dalla generazione più digitale di sempre? Una forte propensione per la tecnologia e il digitale anche nell’industria finanziaria. Ovvero ciò che viene definito “Fintech”, termine che indica l’ondata di innovazione e cambiamento tecnologico che investe i servizi finanziari tradizionali. I Millennials gestiscono i loro risparmi grazie agli strumenti messi a disposizione da aziende Fintech che danno l’opportunità di operare direttamente online grazie a software di ultima generazione pensati per aiutare i clienti a organizzare le risorse nel modo migliore. Un recente studio, di una delle aziende Italiane del settore, attesta come il 52% dei clienti sia infatti under 30.


Come investire in futuro?

Come beneficiare quindi di questo potenziale di crescita? Dall’analisi delle abitudini dei Millennials emerge un quadro molto chiaro: economia della condivisione, innovazioni tecnologiche, minore impatto ambientale e sociale e decarbonizzazione si accingono a diventare i pilastri della gestione patrimoniale del futuro. Tra gli investimenti “Millennials friendly” troviamo ormai diversi fondi allineati alle preferenze di consumo della generazione Y e che puntano su quelle società i cui servizi e prodotti sono mirati a identificare le preferenze di spesa e lo stile di vita dei più giovani.

Di fondi che cavalcano questi nuovi trend della domanda ce ne sono molti sul mercato, ma con il valido aiuto di un consulente è più facile poterli intercettare, sempre nel quadro di un’adeguata diversificazione dei rischi e degli investimenti: e anche su questo, la consulenza professionale potrà dare il suo contributo decisivo. 

Vedi anche: Millennials una forza in grado di rivoluzionare il mondo finanziario