PAC, piccoli passi per costruire nel tempo un capitale
È convinzione diffusa che per avviare un investimento sia necessario disporre di un grosso capitale. In realtà, esiste la possibilità di investire poco per volta, accumulando risparmio nel tempo e sfruttando fin da subito il meccanismo di capitalizzazione degli interessi.
Stiamo parlando dei PAC, acronimo di Piani di Accumulo del Capitale: sono modalità di sottoscrizione di fondi comuni, ETF o, in generale, organismi di investimento collettivo del risparmio, che consentono di dilazionare l’investimento nel tempo. L’obiettivo tipico è, nel medio-lungo periodo, raggiungere un capitale maggiore della somma dei risparmi periodici effettuati.
Come funziona?
Il PAC è caratterizzato da investimenti periodici di una somma prestabilita – per esempio, 100 euro al mese – con la facoltà di interrompere i versamenti o di riscattare il capitale accumulato. Si può applicare a qualsiasi tipo di fondo: azionario, obbligazionario, bilanciato.
A chi può interessare?
È una soluzione particolarmente adatta sia a chi non dispone di grandi risparmi – per esempio un giovane che ha appena iniziato a lavorare – sia a chi vuole investire i propri risparmi anche consistenti in modo graduale per sé o per i propri cari, senza dover fare sacrifici nella gestione delle spese correnti.
Naturalmente, meglio iniziare il prima possibile per avere a disposizione tutto il tempo necessario a far lievitare il capitale. Il PAC equivale a mettere somme di denaro risparmiato, anche piccole, in una sorta di salvadanaio. Un salvadanaio costituito da strumenti finanziari.
Addio market timing e trappole emotive
Ma non è solo la sua versatilità a rendere il PAC una soluzione interessante. Investire gradualmente nel corso del tempo, seguendo un piano prestabilito, consente infatti di neutralizzare gli alti e i bassi dei mercati finanziari. In altre parole, si acquista con tutte le condizioni di mercato, sia favorevoli sia sfavorevoli, ottenendo così un prezzo medio di carico che difficilmente porterà a ottenere rendimenti estremi (sia in senso positivo, sia in senso negativo): insomma, non c’è il rischio di sbagliare con il cosiddetto market timing.
I mercati finanziari, nel corso degli ultimi 20 anni, hanno attraversato diverse crisi dalle quali, con tempi più o meno lunghi, sono sempre riusciti a riprendersi. Il grafico mostra l’andamento di un indice azionario globale, l’MSCI World Index, e di un investimento in PAC sullo stesso indice con versamenti mensili da 100 euro.
La simulazione è effettuata a mero scopo illustrativo in determinate condizioni dei mercati finanziari. Non sono ricompresi nella simulazione i costi legati alla sottoscrizione del piano. Le performance passate non sono garanzia di uguali andamenti futuri.
Il PAC, grazie agli investimenti costanti e ripetuti nel tempo, è stato in grado di smorzare gli effetti dei cali generalizzati sui mercati azionari, ottenendo così una performance superiore.
Non solo. Avere una “tabella di marcia” prestabilita per il proprio investimento ci aiuta, a livello psicologico, a mantenere la rotta, senza cadere nella tentazione di vendere tutto non appena i mercati mostrano segni di cedimento.
Chi ben comincia…
Insomma, il PAC è un’ottima soluzione per iniziare a investire. Anche perché “parcheggiare” i risparmi sul conto corrente in attesa di raggiungere un capitale ritenuto sufficiente per investire non è affatto una scelta efficiente. Quando si investe nel lungo termine vale la regola secondo cui prima si mette il capitale al lavoro sui mercati, più aumenteranno le possibilità di rendimento.