Sale l’aspettativa di vita: quali effetti sugli investimenti?

Viviamo più a lungo, è un dato di fatto. Negli ultimi decenni, abbiamo assistito a un progressivo incremento della durata media della vita, e noi italiani, insieme ai giapponesi, figuriamo da sempre tra i cittadini più longevi al mondo. Questa è sicuramente un’ottima notizia, ma non dobbiamo dimenticare che la longevità è al tempo stesso una sfida e un’opportunità del nostro secolo. È una sfida perché occorrerà modificare l’organizzazione delle nostre vite familiari, del sistema educativo e della vita economica nelle imprese, oltre alle politiche pubbliche. Ma è soprattutto un’opportunità che riguarda tutti noi e che può essere sfruttata anche negli investimenti. Scopriamo come. 

In fatto di longevità, a livello globale, l’Italia non ha quasi rivali, essendo seconda solo al Giappone. Ben il 3,6% della popolazione totale è sopra gli 85 anni e, insieme alla Francia, deteniamo oltretutto il record per numero di ultracentenari. Questi dati non stupiscono a fronte di una vita media ipotizzata nel 2018 di 80,8 anni per gli uomini e di 85,2 anni le donne. La vita quindi si allunga: ma come vivono gli anziani di oggi? Dall’ultimo rapporto ISTAT emerge che non solo continua a espandersi l’orizzonte della vita, ma aumentano gli anni vissuti attivamente e senza limitazioni. Viaggi, attività sportive, benessere e attività culturali: gli anziani di oggi costituiscono una vera e propria fetta di economia. È la cosiddetta Silver Economy, letteralmente “economia d’argento”, che a livello globale può arrivare a muovere sino a 122,5 miliardi di euro. 

Gli over 60 sono attualmente più attivi e in salute e vogliono sfruttare al meglio gli anni della pensione. Inoltre, godono di redditi mediamente più alti della media e di maggiori patrimoni (dopotutto, hanno avuto una vita a disposizione per produrre reddito e risparmio). Rispetto a 10 anni fa, gli anziani spendono anche di più: per attività culturali (teatro, cinema e musei), pratiche sportive e viaggi (gli over 65 rappresentano il 15-16% dei vacanzieri): Assoprevidenza stima che già oggi l’impatto della Silver Economy in termini di Prodotto Interno Lordo possa aggirarsi sui 620 miliardi di euro, quasi il 40% dell’intero PIL.

L’aumento dell’aspettativa di vita in tutto il mondo va di pari passo con una domanda crescente di determinati prodotti e servizi che puntano al benessere degli over 60. Pensiamo ai prodotti assicurativi sulla vita e agli investimenti per la pensione. Nei Paesi sviluppati sta già crescendo la richiesta di prodotti della previdenza privata per la vecchiaia. Attenzione poi a quelle aziende tecnologiche che puntano sulla produzione di app e di gadget per la salute e offrono soluzioni tecniche per combattere la solitudine e l’isolamento. Non solo: tra i beni di consumo è aumentata la richiesta di integratori alimentari, prodotti cosmetici per persone anziane, moda ed elettrodomestici smart. Soprattutto le aziende farmaceutiche e le società innovative del settore Health Tech (come la tecnologia medica, la biotecnologia o la tecnica farmaceutica) si attendono un forte aumento della domanda. 

Da nuove realtà derivano anche nuove opportunità d’investimento, se si sa cogliere il cambiamento in tempo. Ma come scegliere i settori e i titoli più promettenti in cui investire? Le società che soddisfano le esigenze e i desideri di consumo delle persone più anziane registreranno con ogni probabilità i numeri più interessanti: da monitorare quindi le aziende dei comparti citati, che hanno già ora offerte per questo gruppo target o stanno già sviluppando prodotti innovativi. Vi sono diversi fondi tematici che investono nelle aziende della Silver Economy: tali fondi offrono la possibilità, per gli investitori, di partecipare con un investimento diversificato a questo interessante mercato.

In ogni caso, è sempre bene confrontarsi prima con il proprio consulente finanziario, in modo da investire i propri risparmi nel quadro di un’adeguata diversificazione dei rischi: su questo, così come sulla presa di coscienza dell’articolato contesto attuale e futuro, la consulenza professionale può dare ancora una volta il suo contributo decisivo.