Crédit Agricole Italia

Nuova crescita per Cariparma: ceduti da Intesa San Paolo Cassa di Risparmio della Spezia e 96 sportelli

Finalizzata la cessione da parte di Intesa San Paolo a Crédit Agricole della quota detenuta nella Cassa di Risparmio della Spezia e di altri 96 sportelli. Un'operazione che porta il Gruppo Cariparma FriulAdria a quota 902 sportelli retail.

Finalizzata la cessione da parte di Intesa San Paolo a Crédit Agricole della quota detenuta nella Cassa di Risparmio della Spezia e di altri 96 sportelli. Un'operazione che porta il Gruppo Cariparma FriulAdria a quota 902 sportelli retail.
Si rafforza la presenza di Cariparma nelle zone in cui è già insediata.
La Cassa di Risparmio della Spezia, infatti, opera in Liguria, Toscana ed Emilia Romagna con 76 sportelli, mentre i 96 sportelli di cui all'accordo sono situati principalmente nelle regioni Lombardia, Lazio, Toscana e Veneto. Crédit Agricole accelera notevolmente la strategia di sviluppo della controllata italiana Cariparma rafforzando la sua presenza nelle regioni a forte potenziale di sviluppo economico e allargando così la sua base di clientela fino a raggiungere una cifra totale di 1,8 milioni di clienti.

 

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Crédit Agricole Italia: risultati al 30 giugno 2025

  • Crédit Agricole Italia conferma la capacità costante di generare risultati solidi e sostenibili, con un utile netto pari a 468 milioni di euro, in aumento del +5% a/a.
  • Acquisiti 107 mila nuovi clienti (+9% a/a), collocati 8 miliardi di euro di prodotti Wealth Management (+13% a/a), erogati 4,8 miliardi di euro a sostegno di famiglie e imprese, con particolare riguardo alla transizione energetica.
  • Proventi stabilmente superiori a 1,5 miliardi di euro: commissioni in incremento del +4% a/a, trainate dal brillante risultato del comparto servizi d’investimento (+10% a/a1), a parziale compensazione del fisiologico calo del margine d’interesse, resiliente sul trimestre (+2% T2/T1).
  • Oneri operativi in aumento del +2% a/a2, principalmente determinato da scelte strategiche di investimento in tecnologia e digitalizzazione, cui si aggiunge l’effetto inerziale del rinnovo del CCNL; comunque elevati i livelli di efficienza con cost income al 49,7%.
  • Deciso incremento delle masse intermediate su ogni segmento: impieghi netti3 +3% a/a, guidati dalla performance di Banca d’Impresa (+4% a/a1), raccolta diretta +1% a/a, risparmio gestito +7% a/a. Si conferma particolarmente positivo l’andamento del comparto Fondi (+13% a/a).
  • Costo del credito pari a 30 bps, segnando un nuovo minimo storico, grazie ad un’efficiente gestione interna che ha permesso al default rate di scendere al di sotto dello 0,6%. NPE ratio lordo e netto in costante riduzione, rispettivamente al 2,5% e 1,1%, e coverage ratio in aumento di oltre +470 bps rispetto a dic-24.
  • Moody’s Ratings ha rivisto al rialzo l’outlook sul rating di lungo termine dei depositi, a positivo da stabile. Contestualmente, è migliorata anche la Baseline Credit Assessment a Baa3 (da Ba1), a riprova della solidità della banca e del rafforzamento del contesto operativo italiano.
  • Crédit Agricole Italia ha inaugurato con successo il mercato dei Covered Bond del 2025, concludendo brillantemente la prima emissione pubblica dell’anno in formato Premium per un controvalore pari ad 1 miliardo di euro.
  • Ampio buffer di liquidità con LCR al 185% e ratio patrimoniali che si attestano, rispettivamente, in area 15%1 il Common Equity Tier 1 Fully Loaded ed in area 20%1 il Total Capital Ratio.
  • Prosegue la diffusione dell’utilizzo dei canali digitali: oltre l’86% dei clienti è digitalizzato, il 65% utilizza attivamente i servizi online e circa il 92% delle transazioni avviene in digitale.
  • Attivi cinque Village in Italia (Milano, Parma, Padova, Sondrio, Catania), che formano un network in grado di accelerare oltre 190 startup e affiancare 86 aziende partner nel loro percorso d’innovazione.