Crédit Agricole Italia

Plant a Job: Crédit Agricole Italia pianterà un albero per ogni giovane assunto

Un albero per ogni nuovo assunto: così Crédit Agricole Italia si accinge a creare la sua foresta.

Un albero per ogni nuovo assunto: così Crédit Agricole Italia si accinge a creare la sua foresta. Nell’ottica di rafforzare il senso di appartenenza dei neo assunti ed il coinvolgimento delle sue nuove generazioni, in linea con i suoi valori orientati alla sostenibilità, il Gruppo inaugura il progetto Plant A Job, che prevede la piantagione di un albero per ciascun collega confermata/o a tempo indeterminato nel 2023.

“Siamo particolarmente orgogliosi di concretizzare questa iniziativa, perché nasce da una proposta dei nostri colleghi raccolta nell’ambito di Energia in Movimento, un progetto HR che, attraverso un percorso di sviluppo e crescita, ha interessato circa 400 giovani – ha specificato Antonella Salvatori, Responsabile della Direzione Gestione e Sviluppo delle Risorse Umane di Crédit Agricole Italia – Con Plant a Job puntiamo alla creazione di luoghi reali, vicini al territorio, che rispecchino il nostro impegno per la tutela dell’ambiente e i nostri valori di vicinanza alle comunità.”

Gli alberi verranno messi a dimora nella zona di Trapani, grazie alla collaborazione con zeroCO2, società B Corp che sviluppa soluzioni naturali per affrontare il cambiamento climatico e si occupa principalmente di riforestazione. Piantare alberi in Italia con zeroCO2 significa anche promuovere progetti incentrati su pratiche agronomiche ad alto valore sociale e sostenibile in collaborazione con cooperative agricole-sociali, fattorie didattiche e aziende agricole sparse sul territorio nazionale. La società è infatti attiva nel supportare realtà impegnate nell’ambito socioterapeutico e riabilitativo, dell’accoglienza, educativo/didattico e dell’inserimento al lavoro.

Inserita tra gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030, la riforestazione del pianeta riveste un ruolo fondamentale nella lotta al cambiamento climatico, grazie alla sua capacità di diminuire le concentrazioni di anidride carbonica nell’atmosfera. Per proteggere questo capitale naturale, la UE ha posto ai suoi stati membri l’obiettivo di piantare 3 miliardi di alberi entro il 2030, di cui 230 milioni sul suolo italiano. Lo sa bene Crédit Agricole Italia, che prende parte a questi obiettivi globali per far germogliare la crescita con l’aiuto di un grande alleato: le sue nuove generazioni.

Già radicato in Sicilia con la rete di Agos, il Gruppo Crédit Agricole ha rafforzato dal 2021 la sua presenza nell’isola, grazie all’acquisizione di Creval. Attraverso il suo modello di Banca universale di prossimità e forte del suo network internazionale, il Gruppo è al servizio di oltre 177mila clienti siciliani attraverso una struttura regionale ramificata, composta da una Direzione retail (circa 70 filiali e 5 poli affari), due Mercati Private, un Mercato Consulenti Finanziari e due Mercati Banca d’Impresa. Dal punto di vista strategico è ben delineato il progetto di sviluppo specifico per la Sicilia, voluto e creato dall’Istituto: un approccio specializzato e distintivo, con una forte spinta verso l’innovazione e dedicato in particolare al mondo dell’imprenditoria e alle eccellenze del territorio.

 

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Crédit Agricole Italia: risultati al 30 giugno 2025

  • Crédit Agricole Italia conferma la capacità costante di generare risultati solidi e sostenibili, con un utile netto pari a 468 milioni di euro, in aumento del +5% a/a.
  • Acquisiti 107 mila nuovi clienti (+9% a/a), collocati 8 miliardi di euro di prodotti Wealth Management (+13% a/a), erogati 4,8 miliardi di euro a sostegno di famiglie e imprese, con particolare riguardo alla transizione energetica.
  • Proventi stabilmente superiori a 1,5 miliardi di euro: commissioni in incremento del +4% a/a, trainate dal brillante risultato del comparto servizi d’investimento (+10% a/a1), a parziale compensazione del fisiologico calo del margine d’interesse, resiliente sul trimestre (+2% T2/T1).
  • Oneri operativi in aumento del +2% a/a2, principalmente determinato da scelte strategiche di investimento in tecnologia e digitalizzazione, cui si aggiunge l’effetto inerziale del rinnovo del CCNL; comunque elevati i livelli di efficienza con cost income al 49,7%.
  • Deciso incremento delle masse intermediate su ogni segmento: impieghi netti3 +3% a/a, guidati dalla performance di Banca d’Impresa (+4% a/a1), raccolta diretta +1% a/a, risparmio gestito +7% a/a. Si conferma particolarmente positivo l’andamento del comparto Fondi (+13% a/a).
  • Costo del credito pari a 30 bps, segnando un nuovo minimo storico, grazie ad un’efficiente gestione interna che ha permesso al default rate di scendere al di sotto dello 0,6%. NPE ratio lordo e netto in costante riduzione, rispettivamente al 2,5% e 1,1%, e coverage ratio in aumento di oltre +470 bps rispetto a dic-24.
  • Moody’s Ratings ha rivisto al rialzo l’outlook sul rating di lungo termine dei depositi, a positivo da stabile. Contestualmente, è migliorata anche la Baseline Credit Assessment a Baa3 (da Ba1), a riprova della solidità della banca e del rafforzamento del contesto operativo italiano.
  • Crédit Agricole Italia ha inaugurato con successo il mercato dei Covered Bond del 2025, concludendo brillantemente la prima emissione pubblica dell’anno in formato Premium per un controvalore pari ad 1 miliardo di euro.
  • Ampio buffer di liquidità con LCR al 185% e ratio patrimoniali che si attestano, rispettivamente, in area 15%1 il Common Equity Tier 1 Fully Loaded ed in area 20%1 il Total Capital Ratio.
  • Prosegue la diffusione dell’utilizzo dei canali digitali: oltre l’86% dei clienti è digitalizzato, il 65% utilizza attivamente i servizi online e circa il 92% delle transazioni avviene in digitale.
  • Attivi cinque Village in Italia (Milano, Parma, Padova, Sondrio, Catania), che formano un network in grado di accelerare oltre 190 startup e affiancare 86 aziende partner nel loro percorso d’innovazione.