ESG, una buona governance sostiene le aziende nel lungo termine
Tra i tre criteri ESG, la componente G è quella meno conosciuta dagli investitori, sicuramente più attratti dai concetti legati all’ambiente e ai cambiamenti climatici. Eppure una buona governance aziendale può contribuire a far crescere il valore di un’azienda, perché un’azienda ben governata è sicuramente più stabile nel tempo e ha maggiore potenzialità di generare buoni risultati economici nel lungo periodo. È quanto emerso lo scorso aprile nel corso del Salone del Risparmio, l’evento che riunisce gli operatori professionali del risparmio gestito. Ma quali sono i fattori da analizzare per valutare se un’azienda è ben governata?
Il buon governo (Governance) crea valore per l’azienda
Analizzare un’azienda attraverso il criterio “G” (Governance) significa concentrarsi sulle pratiche di governo societarie adottate, un fattore molto importante tra i criteri utilizzati nelle decisioni di investimento degli investitori istituzionali. Tanto importante che, ad esempio The European House – Ambrosetti1 ha istituito un Osservatorio permanente sulle corporate governance, con l’obiettivo di fornire proposte e indicazioni concrete per promuovere il raggiungimento dell’eccellenza nei sistemi di governo delle società italiane.
Non solo, ha anche elaborato un Indice di Eccellenza della Governance (EG index) applicato alle principali società quotate italiane e basato sull’analisi delle macro-aree che compongono il sistema di governo aziendale: struttura e rappresentanza dell’azionariato, composizione e funzionamento del Consiglio di Amministrazione, meccanismi di remunerazione ed incentivazione, sistema dei controlli e di gestione dei rischi. Scopo di questo indice è monitorare nel tempo l’evoluzione della qualità del governo delle aziende per poter analizzarne la relazione con il rendimento del capitale investito da un’azionista1.
Ma perché la Governance è così importante per la sostenibilità di un’impresa? Perché la composizione del Consiglio di Amministrazione, i compensi dei manager, o la presenza di personale femminile ai livelli apicali, le cosiddette “quote rosa”, è così rilevante? Proviamo a dare qualche risposta.
Se un’impresa dispone di un C.d.A, indipendente e competente o adegua i compensi dei propri manager ai risultati aziendali, aumenta l’efficacia del processo decisionale e migliora le strategie aziendali nel lungo termine, anche ad esempio attirando nuove professionalità o nuovi talenti. Se adotta corrette pratiche aziendali si mette al riparo da eventuali cause o sanzioni per la violazione di normative o danni all’immagine per azioni discriminatorie.
Tutto ciò si traduce nel lungo termine in migliori risultati dell’azienda e in migliori performance borsistiche. E le aziende l’hanno capito, spostando sempre più la propria attenzione verso queste tematiche. Un esempio?
Se analizziamo l’andamento nel tempo dell’Indice di Eccellenza della Governance (EG Index) del segmento FTSE MIB di Borsa italiana nel periodo 2010-2018 emerge una chiara tendenza verso un continuo miglioramento della qualità della governance aziendale.
Punteggio dell’Indice di eccellenza della Governance (EG Index) per il segmento FTSE MIB di Borsa Italiana (scala crescente da 1 a 10)
Fonte: Lettera Club, Marzo 2019 n. 97- The European House – Ambrosetti 2018
In conclusione
In conclusione il buon governo aiuta l’azienda a creare stabilità e valore sostenibile nel lungo termine, il che porta a performance di mercato positive che attirano l’interesse degli investitori. Come poter investire nelle aziende più virtuose? Sul mercato molti asset manager offrono prodotti che includono il criterio “G” tra i criteri di selezione dei titoli. Quali scegliere? Meglio rivolgersi ad un consulente che saprà indicare i prodotti più adeguati al proprio profilo di rischio.