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Trend d'investimento

La vita si allunga: per viverla al meglio occorre una buona pianificazione finanziaria

In Italia l’aspettativa di vita media arriverà a 84,5 anni nel 2040. Parallelamente, si fanno sempre meno figli, quindi cala la popolazione in età da lavoro. Ecco perché, più che mai, è necessario pianificare finanziariamente il nostro futuro.In Italia l’aspettativa di vita media arriverà a 84,5 anni nel 2040. Parallelamente, si fanno sempre meno figli, quindi cala la popolazione in età da lavoro. Ecco perché, più che mai, è necessario pianificare finanziariamente il nostro futuro.

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I “40 sono i nuovi 20” recita il titolo di un film con l’attrice statunitense Reese Witherspoon, quella de “La rivincita delle bionde”. Ma forse sarebbe più corretto dire che i “65 sono i nuovi 45”: stando alla SIGG (la Società Italiana di Gerontologia e Geriatria), un 65enne è equiparabile per prestanza fisica e mentale a un 40-45enne di tre decenni fa e un 75enne a un 55enne del 1980[1].

Le statistiche demografiche ci dicono che in Italia l’aspettativa di vita è aumentata di circa 20 anni rispetto alla prima decade del 1900: oggi si vive in media fino a 83 anni, che saliranno a 84,5 anni nel 2040, mentre l’aspettativa di vita, una volta arrivati a 65 anni, si è estesa fino a circa 21 anni. Non solo: larga parte della popolazione tra i 60 e i 75 anni è in ottima forma[2], il che è molto positivo.

 

Si vive di più, ma si fanno meno figli.

L’aumento della durata media della vita ci accomuna a molti altri Paesi: il Giappone, gli Stati Uniti, larga parte del mondo sviluppato in generale. Ma a questa tendenza globale, soprattutto nel nostro Paese si associa un’incisiva flessione delle nascite. Come evidenzia il rapporto “Il Private Banking in un mondo più longevo”[3], realizzato dall’Associazione Italiana Private Banking (AIPB) e da KPMG, oggi il numero medio di figli per donna è di 1,2 in media.

L’insieme di questi due fenomeni inquadra un trend demografico molto chiaro, specialmente nei Paesi più benestanti: il progressivo invecchiamento della popolazione. Che ha tutta una serie di ricadute molto concrete, anche a livello economico.

 

Le ricadute dell’invecchiamento della popolazione

Qualche esempio? Già oggi ci troviamo di fronte a una nutrita schiera di over 65 che non lavorano più e sono tutto sommato energici e in buona salute – nulla a che vedere con gli anziani di vent’anni fa: queste persone, determinate a godersi finalmente i frutti di una vita di lavoro, utilizzano la loro capacità di spesa per concedersi viaggi, un’auto nuova, una casa al mare. Ma investono anche nella migliore conservazione del loro stato di salute e del loro aspetto fisico.

Insomma, non c’è solo una prevedibile necessità di maggiore assistenza sanitaria e cura, dettata dal maggior numero di anziani: siamo di fronte a una trasformazione dei consumi. Sempre secondo il rapporto AIPB-KPMG, in Italia la popolazione over 50 contribuirà al 50% del Prodotto Interno Lordo (1,46 miliardi di euro) e al 75% dei consumi (1,36 miliardi) entro il 2040, incidendo in particolare su cultura e tempo libero, casa, salute e trasporti.

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Ma perché gli anni dopo i 60 siano davvero piacevoli, la longevità va pianificata per tempo: è l’unica strada per arrivare alla terza e alla quarta età con risorse sufficienti a godersi davvero la vita, senza dover “pesare” economicamente sui propri cari.

 

Pianificare è sempre più importante

Se la vita si allunga, risparmiare e valorizzare il risparmio diventano due priorità decisive – la seconda, soprattutto – proprio perché si imporrà il bisogno di soddisfare un articolato set di esigenze (non solo di cura e salute, come abbiamo visto) per un arco di tempo ben più lungo.

Viaggi, salute e benessere costano, infatti, e se si vuole mantenere un certo stile di vita in tutte le fasi della propria vita, occorre iniziare a pensarci da subito.

La longevità, come evidenziano AIPB e KPMG, è una vera conquista solo se gli anni in più sono “di qualità”: e per renderli tali con un’opportuna pianificazione dei propri investimenti, non si deve far da sé ma ci si può – e, anzi, ci si deve – fare aiutare fin da subito da un consulente finanziario.

 

 

 

 

[1] https://www.sigg.it/wp-content/uploads/2018/12/News_Quando-si-diventa-anziani.pdf

[2] https://www.aipb.it/sites/default/files/comunicati-stampa/20240528_AIPB_Longevit%C3%A0.pdf

[3] https://www.aipb.it/sites/default/files/comunicati-stampa/20240528_AIPB_Longevit%C3%A0.pdf