Risparmiatori italiani: avanti tutta sull’educazione finanziaria
Risparmiatori italiani: avanti tutta sull’educazione finanziaria
L’inflazione che erode il potere d’acquisto del reddito disponibile. Le incognite economiche che tornano ad aumentare. La ricchezza finanziaria in rapporto al reddito disponibile che si riduce, pur rimanendo superiore a quella dei maggiori Paesi dell’area euro. Contesto incerto e crescita dei prezzi fanno sì che la stragrande maggioranza degli intervistati nell’ambito del Rapporto Consob 2022 sulle scelte di investimento delle famiglie italiane[1] (l’80% del totale) ritenga complessa la gestione delle finanze personali.
Ma c’è un terzo fattore di complessità, ed è la bassa cultura finanziaria. Sebbene in lieve crescita, infatti, il Rapporto Consob ci dice che “le conoscenze finanziarie non sono ancora sufficientemente diffuse né rispetto ai concetti di base, né rispetto agli strumenti finanziari né rispetto alle dimensioni del rischio finanziario”.
Emerge fra le altre cose che:
- Solo il 50% degli intervistati comprende la nozione di diversificazione degli investimenti
- Meno del 60% risponde correttamente alle domande su conto corrente, azioni, obbligazioni e fondi comuni di investimento
- la percentuale di intervistati che ha familiarità con le nozioni di rischio di credito, di mercato e di liquidità oscilla tra il 20% e il 49%.
Inflazione, il grande tema: ma quanto ne sanno gli italiani?
Un punto di attenzione è la conoscenza del concetto di inflazione. Pur emergendo significativi divari tra fasce di età, aree di residenza e fasce di reddito, sembra comprenderne gli effetti il 65% del campione. Ma attenzione: oltre un terzo degli investitori che nell’attuale contesto economico preferiscono tenere i risparmi in un conto corrente non coglie l’impatto della crescita dei prezzi sul proprio potere di acquisto.
E può darsi che c’entri qualcosa l’ansia.
Rispetto al 2021, infatti, è cresciuta la quota di investitori che dichiara di provare disagio nella gestione del denaro. Ed è scesa la percentuale di intervistati che pianificano e definiscono un bilancio familiare: 12% a fronte del 16% nell’anno precedente. In aumento la quota di investitori che risparmiano in modo occasionale, con un 44% dal 37% del 2021.”.
So di non sapere: c’è più consapevolezza
C'è però una buona notizia, che rappresenta un elemento di speranza e un motivo di ottimismo. Gli investitori sembrano sempre più consapevoli della necessità di accrescere le proprie competenze, visto che nel 66% dei casi – in aumento di ben dieci punti percentuali rispetto al 2021 – si dichiarano disposti ad approfondire temi utili per le scelte finanziarie più importanti.
Ma approfondire con chi? Il riferimento indicato più di frequente sono gli intermediari (34% dei casi), oltre alle istituzioni pubbliche (segnalate nel 30% dei casi) e alla scuola (26%).
E se il risparmiatore chiama, l’intermediario risponde. Proprio a questo scopo è nato infatti “In Spiccioli”.
IN SPICCIOLI
Il podcast prodotto da Will per Amundi e Crédit Agricole, che punta a trasmettere agli ascoltatori le basi dell’educazione finanziaria, disponibile su tutte le piattaforme di podcast gratuite.
[1] https://www.consob.it/web/consob/dettaglio-news/-/asset_publisher/hZ774IBO5XPe/content/rapporto-2022-sulle-scelte-di-investimento-della-famiglie-italiane-26-gennaio-2023/10194
Il podcast prodotto da Will per Amundi e Crédit Agricole, che punta a trasmettere agli ascoltatori le basi dell’educazione finanziaria, disponibile su tutte le piattaforme di podcast gratuite.