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Cariparma Crédit Agricole e Teatro Bellini di Napoli: due anni di partnership a sostegno della cultura

Si rinnova l’accordo tra il Teatro Bellini di Napoli e Cariparma Crédit Agricole che dalla precedente stagione sostiene il grande teatro partenopeo. L’istituto di credito, da sempre impegnato nella diffusione dell’arte e della cultura, ha ritrovato anche quest’anno nella programmazione del Teatro Bellini i caratteri di unicità ed eccellenza che lo avevano spinto già in passato a confermare il proprio interesse.

Si rinnova l’accordo tra il Teatro Bellini di Napoli e Cariparma Crédit Agricole che dalla precedente stagione sostiene il grande teatro partenopeo. L’istituto di credito, da sempre impegnato nella diffusione dell’arte e della cultura, ha ritrovato anche quest’anno nella programmazione del Teatro Bellini i caratteri di unicità ed eccellenza che lo avevano spinto già in passato a confermare il proprio interesse.

La stagione del Bellini, caratterizzata da un ricco programma di eventi e opere, arricchita di nuove collaborazioni e importanti personalità della scena artistica, ha avuto il merito di contribuire a rafforzare il sempre più solido legame tra la Banca ed il mondo teatrale italiano.

Oltre a sostenere il teatro napoletano, infatti, Cariparma Crédit Agricole è partner delle stagioni teatrali del Teatro Stabile di Torino, del Festival Verdi al Regio di Parma e del Teatro Sociale di Como.

 

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Crédit Agricole Italia: risultati al 30 giugno 2025

  • Crédit Agricole Italia conferma la capacità costante di generare risultati solidi e sostenibili, con un utile netto pari a 468 milioni di euro, in aumento del +5% a/a.
  • Acquisiti 107 mila nuovi clienti (+9% a/a), collocati 8 miliardi di euro di prodotti Wealth Management (+13% a/a), erogati 4,8 miliardi di euro a sostegno di famiglie e imprese, con particolare riguardo alla transizione energetica.
  • Proventi stabilmente superiori a 1,5 miliardi di euro: commissioni in incremento del +4% a/a, trainate dal brillante risultato del comparto servizi d’investimento (+10% a/a1), a parziale compensazione del fisiologico calo del margine d’interesse, resiliente sul trimestre (+2% T2/T1).
  • Oneri operativi in aumento del +2% a/a2, principalmente determinato da scelte strategiche di investimento in tecnologia e digitalizzazione, cui si aggiunge l’effetto inerziale del rinnovo del CCNL; comunque elevati i livelli di efficienza con cost income al 49,7%.
  • Deciso incremento delle masse intermediate su ogni segmento: impieghi netti3 +3% a/a, guidati dalla performance di Banca d’Impresa (+4% a/a1), raccolta diretta +1% a/a, risparmio gestito +7% a/a. Si conferma particolarmente positivo l’andamento del comparto Fondi (+13% a/a).
  • Costo del credito pari a 30 bps, segnando un nuovo minimo storico, grazie ad un’efficiente gestione interna che ha permesso al default rate di scendere al di sotto dello 0,6%. NPE ratio lordo e netto in costante riduzione, rispettivamente al 2,5% e 1,1%, e coverage ratio in aumento di oltre +470 bps rispetto a dic-24.
  • Moody’s Ratings ha rivisto al rialzo l’outlook sul rating di lungo termine dei depositi, a positivo da stabile. Contestualmente, è migliorata anche la Baseline Credit Assessment a Baa3 (da Ba1), a riprova della solidità della banca e del rafforzamento del contesto operativo italiano.
  • Crédit Agricole Italia ha inaugurato con successo il mercato dei Covered Bond del 2025, concludendo brillantemente la prima emissione pubblica dell’anno in formato Premium per un controvalore pari ad 1 miliardo di euro.
  • Ampio buffer di liquidità con LCR al 185% e ratio patrimoniali che si attestano, rispettivamente, in area 15%1 il Common Equity Tier 1 Fully Loaded ed in area 20%1 il Total Capital Ratio.
  • Prosegue la diffusione dell’utilizzo dei canali digitali: oltre l’86% dei clienti è digitalizzato, il 65% utilizza attivamente i servizi online e circa il 92% delle transazioni avviene in digitale.
  • Attivi cinque Village in Italia (Milano, Parma, Padova, Sondrio, Catania), che formano un network in grado di accelerare oltre 190 startup e affiancare 86 aziende partner nel loro percorso d’innovazione.