Crédit Agricole Italia: nuove intese sindacali su smart working e formazione
Il Gruppo diventa la prima realtà del settore bancario a prevedere lo smart working per tutta la rete commerciale retail.
Milano – 31 luglio 2025 – Sono stati resi noti oggi i risultati al 30 giugno 2025 di Crédit Agricole Italia, che dimostrano la capacità di generare risultati positivi nel tempo.
Consolidata crescita della redditività
Crédit Agricole Italia ha ribadito la propria capacità di generare una redditività solida e sostenibile nel tempo, grazie a un modello di business ben bilanciato e centrato sul supporto alla clientela. L’utile netto civilistico consolidato è aumentato del +5,4% nei primi sei mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, raggiungendo quota 468 milioni di euro.
Sostegno a imprese e famiglie
In un mercato competitivo e in continua evoluzione, Crédit Agricole Italia ha rafforzato il suo impegno verso famiglie e imprese offrendo soluzioni specialistiche, con le società del Gruppo che hanno contribuito a generare performance positive in ogni area di business, confermando l’efficacia di una strategia commerciale solida e condivisa:
Dinamiche dei volumi:
In crescita nel primo semestre le richieste di mutuo da portale online, dove adesso è possibile gestire totalmente a distanza e da APP anche le richieste di cointestazioni, a completamento del processo di digitalizzazione.
Inoltre, il Gruppo ha confermato il suo supporto al percorso di transizione energetica della clientela nell’ambito Mutui Casa, con una promozione dedicata a chi acquista o ristruttura immobili in classe energetica A o B (promozione valida anche per surroga), che ha portato la quota sull’erogato degli immobili ad alta efficienza energetica al 24%, in aumento rispetto a giugno 2024 (21%).
Prosegue e si rafforza il sostegno alle imprese del territorio, con nuove erogazioni pari ad oltre 2,3 miliardi di euro nei primi sei mesi dell’anno, in crescita di circa il +17% a/a.
Nel primo semestre, circa 800 milioni di euro - pari al 34% delle erogazioni complessive alle imprese - sono stati destinati ad operazioni a supporto della transizione, in linea con le strategie e gli obiettivi NET Zero del Gruppo, a conferma dell’impegno verso il miglioramento del posizionamento ESG delle aziende clienti. Attivo da marzo il nuovo Desk Energy, che affianca il team ESG nell’offrire soluzioni avanzate per le energie rinnovabili.
Nel secondo trimestre 2025 le erogazioni di finanziamenti in Agribusiness hanno registrato un incremento del +5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
La Banca ha confermato il sostegno al settore anche grazie alla sottoscrizione di un importante accordo con il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, che prevede un plafond di 3 miliardi di euro volto a favorire gli investimenti delle imprese agricole, con particolare focus su giovani e innovazione. Sono stati avviati progetti di sostegno finanziario su CER (Comunità per le Energie Rinnovabili) che coinvolgono l’intero territorio italiano, a cui si aggiungono operazioni di investimento in agricoltura rigenerativa e di precisione, nel più ampio obiettivo di promozione e tutela della biodiversità.
Crédit Agricole Italia conferma gli eccellenti standard di soddisfazione della clientela, consolidando il primo posto tra le banche universali in Italia per Indice di Raccomandazione Cliente – IRC.
Crédit Agricole Italia ha perfezionato a gennaio la prima emissione dell’anno di Covered Bond Premium Label per un ammontare pari a 1 miliardo di euro, riaprendo non solo il segmento delle Obbligazioni Bancarie Garantite, bensì l’intero comparto secured europeo per il 2025. Il successo dell’operazione è stato evidenziato da una domanda che ha superato sei volte l’offerta e la cui composizione ha accolto quasi unicamente investitori internazionali.
Andamento di ricavi e oneri
I proventi registrano una lieve flessione del -1,0% su base annua, risentendo del calo fisiologico del margine di interesse (-6,2% a/a), che tuttavia mostra una buona tenuta sul trimestre (+1,7% T2/T1). Il risultato è stato parzialmente compensato dalla crescita delle commissioni nette (+3,6% a/a), trainate in particolare dalla componente legata ad “attività di gestione, intermediazione e consulenza” (+6,5% a/a) e dalla vivace attività di collocamento.
La dinamica degli oneri operativi2 (+1,8% a/a) trova spiegazione nel rafforzamento dell’ampio piano di investimenti in ambito tecnologico volto a sostenere l’innovazione e la trasformazione digitale del Gruppo: l’aggregato Spese Amministrative e Ammortamenti registra un incremento del +2,3% a/a2 mentre le Spese per il Personale crescono del +1,5% a/a influenzate dall’aumento meccanico legato al rinnovo del Contratto Nazionale.
L’andamento congiunto di proventi e oneri porta ad una diminuzione del risultato operativo lordo (-3,7% a/a2), con rapporto cost/income che si mantiene sotto la soglia del 50% (49,7%).
Attenzione alla qualità degli attivi e solidità patrimoniale
Si confermano in costante calo le rettifiche nette su crediti sia nel confronto annuale (-17,6%) sia rispetto al trimestre precedente (-22,6%), con il costo del credito - espresso in punti base - che raggiunge un nuovo livello minimo attestandosi a 30 bps, in diminuzione di -7 bps rispetto al dato di giugno 2024. L’efficacia delle politiche di gestione del rischio ha, inoltre, agevolato il contenimento dei nuovi flussi a default, portando il default rate al di sotto della soglia dello 0,6% e favorendo la riduzione dello stock di crediti deteriorati netti (-14,4% vs dic-24), a fronte della sostanziale stabilità del mercato (-0,3% mag-25 vs dic-24)4.
In ulteriore miglioramento le incidenze dei crediti deteriorati, con NPE ratio lordo al 2,5% (vs 2,7% dic-24) e NPE ratio netto al 1,1% (vs 1,3% dic-24); livello di copertura sul portafoglio non performing che si attesta al 58,4% segnando un incremento di +477 bps rispetto alla fine del 2024 (53,7%).
Relativamente ai ratio patrimoniali, Common Equity Tier 1 Fully Loaded e Total Capital Ratio si attestano, rispettivamente, in area 15%1 e 20%1, confermando l’ampio buffer rispetto ai requisiti minimi assegnati dalla BCE. Livello di liquidità solido con LCR pari al 185% e NSFR >120%6.
A seguito dell’intervento sul rating sovrano italiano, Moody’s Ratings ha migliorato da stabile a positivo l’outlook sul rating di lungo termine dei depositi di Crédit Agricole Italia, portando la Baseline Credit Assessment a Baa3 (da Ba1), grazie al solido merito creditizio della banca e all’evoluzione del contesto operativo italiano. Confermato a Baa1 l’Adjusted BCA, al livello più elevato del sistema bancario italiano.
Offerta Digitale
Il digitale e l’innovazione continuano a dare un contributo rilevante alla crescita di Crédit Agricole Italia, proseguendo il trend positivo degli ultimi anni sia per quanto riguarda l’acquisizione online di nuovi clienti che la loro digitalizzazione.
L’acquisizione digitale sostiene l’ingresso di nuovi clienti generando il 41% del totale Gruppo, dimostrando particolare appeal all’interno del target under 35 anni (che rappresenta il 56% dei conti aperti in digitale). Cresce la quota di clienti digitalizzati (che ha superato l’86%), dei clienti attivi sui canali digitali (65%) e delle transazioni effettuate in digitale (complessivamente pari a circa il 92%).
Gli Ecosistemi “Le Village”
Dal 2018 il Gruppo Crédit Agricole Italia esprime la sua attenzione verso i territori e l’innovazione tramite l’apertura dei “Le Village by CA”. Oggi il network conta 5 Village attivi a livello italiano (Milano, Parma, Padova, Sondrio, Catania), in grado di accelerare oltre 190 startup e affiancare 86 aziende partner nel loro percorso d’innovazione.
Le Village By CA Milano, attivo fin dal 2018, rappresenta la prima espressione dell’innovazione di CA in Italia: 46 startup con il supporto di 19 aziende partner.
Le Village by CA Parma, inaugurato nel 2020 e partecipato da Crédit Agricole Italia e Fondazione Cariparma, supporta 21 aziende partner e 55 startup con focus in particolare su agrifoodtech, meccanica e mobilità, pharma, life science e automazione.
Le Village by CA Triveneto, inaugurato nel 2022 a Padova e partecipato da Crédit Agricole Italia, Parco Scientifico e Tecnologico Galileo, Confindustria Veneto Est e Unismart-Fondazione Università degli Studi di Padova, supporta 20 aziende partner e 50 startup. Nel primo trimestre del 2025 ha lanciato iANG, un programma che coinvolge 12 aziende partner e che promuove l’integrazione dell’intelligenza artificiale nei processi aziendali.
Le Village by CA delle Alpi, inaugurato a febbraio 2024 a Sondrio e partecipato dal Gruppo Crédit Agricole e da Fondazione Pro Valtellina, ha un focus particolare sull’economia della montagna. Attualmente supporta 15 startup e 11 aziende partner.
Le Village by CA Sicilia, inaugurato a ottobre 2024, è partecipato da Crédit Agricole Italia e Amundi, insieme a due importanti aziende del territorio: Irritec spa, leader mondiale nei sistemi d’irrigazione sostenibile e Ntet spa, leader in Italia e in Europa nella progettazione, produzione e commercializzazione di prodotti/sistemi innovativi per telecomunicazioni. Attualmente, supporta 31 startup e vanta la collaborazione di 15 aziende partner.
Prosegue il programma di formazione Le Village Startup Academy avviato a marzo e in corso fino alla fine dell’anno, pensato per supportare l’ecosistema dell’innovazione attraverso un percorso mirato di crescita e sviluppo e sta coinvolgendo oltre 80 realtà.
Impegno per le persone, Formazione, Diversity & Inclusion
Nel primo semestre del 2025 Crédit Agricole Italia ha proseguito il percorso tracciato dal “Progetto Persone”, il piano strategico HR nato per supportare la trasformazione culturale, manageriale e organizzativa del Gruppo.
Continua l’impegno di Crédit Agricole Italia per i temi dell’inclusione grazie alla formazione dei Disability Manager: colleghe e colleghi che supporteranno in modo concreto le persone con disabilità. Sempre in ambito D&I il Gruppo ha ribadito il proprio impegno attraverso diversi momenti dedicati, quali la Settimana delle Diversità, la partecipazione a D&I In Finance, organizzato da ABI (Associazione Bancaria Italiana), il Festival della Comunicazione non Ostile, svoltosi a Trieste.
Con il mese di giugno è terminato il Progetto GénérAction, svolto in collaborazione con Elis. La progettualità biennale ha coinvolto studenti e studentesse di 4° e 5° superiore e delle scuole medie, distribuiti nelle regioni di presenza del Gruppo, per guidarli nelle future scelte professionali verso il mercato del lavoro. Hanno partecipato oltre 2.400 studenti di 27 istituti impegnati in attività di orientamento e in stage formativi presso le Direzioni Regionali o in Open Day presso i Le Village by CA.
Impegno per il sociale e la sostenibilità
Continua l’impegno di Crédit Agricole Italia - come partner e advisor finanziario unico del Comune di Parma - nel progetto “Parma Climate Neutral 2030”, attraverso numerosi incontri che hanno consentito di diffondere gli obiettivi di neutralità carbonica previsti dal progetto.
Lo scorso 8 aprile Crédit Agricole Italia ha pubblicato il bilancio consolidato annuale che integra per la prima volta la Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità, prevista dalla nuova disciplina CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) e dal Decreto Legislativo che recepisce la Direttiva in Italia.
Prosegue anche nel corso del secondo trimestre del 2025 l’impegno di Crédit Agricole Italia per favorire l’inclusione dei più giovani attraverso la diffusione delle competenze finanziarie grazie alla partnership con FEduF-Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio. Il progetto “CambiaMenti Sostenibili”, rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Catania, Sondrio, Parma, Firenze e Napoli è stato realizzato per far acquisire agli studenti competenze sulla gestione del risparmio e dell’uso consapevole del denaro, sui pagamenti digitali, sull'economia civile e sul mondo delle assicurazioni. Complessivamente sono stati coinvolti quasi 1.000 studentesse e studenti e 45 insegnanti.
È proseguita l’attività di valorizzazione del patrimonio artistico del Gruppo attraverso il restauro e il prestito delle opere delle Collezioni d’Arte di Crédit Agricole e continua l’impegno per il sociale grazie ad una nuova iniziativa di payroll giving a favore dell’Ospedale di Piacenza, con una importante collaborazione con l’Istituto Oncologico della Romagna ed il contributo all’acquisto di una sonda per la cardiologia pediatrica dell’ospedale San Gerardo di Monza.
Nel primo semestre, i Comitati Territoriali di Crédit Agricole Italia, in collaborazione con la rete de Le Village by CA, hanno portato avanti iniziative ad alto impatto locale, concludendo tre progetti di rilievo. Empiria, promosso dal Comitato Romagna Marche, ha coinvolto oltre 150 studenti e aspiranti imprenditori, supportando la crescita di 15 startup e promuovendo la cultura dell’innovazione. Montagna 4.0 EUTURe ALPS, sostenuto dal Comitato Alta Lombardia, ha visto la partecipazione di oltre 600 studenti in un percorso su sostenibilità e sviluppo locale. Il Comitato Sicilia ha lanciato le Innovation Challenges con l’Università di Catania, favorendo il dialogo tra startup, aziende e mondo accademico. È proseguito l’impegno per FAROS (Comitato Liguria), giunto alla quarta edizione e incentrato sulla Blue Economy, e si conferma l’impatto del progetto Innesti (Comitato Toscana), chiuso a dicembre 2024 con 81 proposte da startup, PMI Innovative e Centri di Ricerca Universitari.
Parma, 31 luglio 2025
In data 24 luglio 2025 il Consiglio di Amministrazione di Crédit Agricole Italia, presieduto da Giampiero Maioli e su proposta di Hugues Brasseur, CEO del Gruppo e Senior Country Officer di Crédit Agricole in Italia, ha approvato i risultati economici e finanziari del primo semestre del 2025.
Le principali società che compongono il Gruppo sono Crédit Agricole Italia S.p.A. (capogruppo), Crédit Agricole Group Solutions S.C.p.A. e Crédit Agricole Leasing Italia S.r.l., consolidate integralmente.
SINTESI DATI DI GRUPPO
Dati economici
Dati patrimoniali
Ratio di Gruppo
I RISULTATI DI CONTO ECONOMICO AL 30 GIUGNO 2025
I proventi operativi netti si attestano a 1.557 milioni di euro, in diminuzione del -1,0% rispetto al primo semestre del 2024.
Gli interessi netti ammontano a 847 milioni di euro, registrando un calo nel confronto annuale ( -6,2% a/a) riconducibile all’andamento dei tassi di mercato. La discesa meccanica è tuttavia attenuata dalla proattiva gestione del passivo e dal contributo delle strategie di copertura, che nel trimestre hanno sostenuto l’incremento su base congiunturale (+1,7% T2/T1).
Le commissioni nette, se confrontate con lo stesso periodo dell’anno precedente, hanno evidenziato una dinamica positiva, portandosi a 662 milioni di euro con un incremento del +3,6% a/a, guidata dalla brillante performance dell’attività di collocamento di prodotti Wealth Management. In particolare, la componente “gestione, intermediazione e consulenza” segna un aumento del +6,5% a/a, nonostante la volatilità nei mercati globali, mentre risulta in diminuzione la componente da “attività bancaria commerciale e altro” (-0,7% a/a), che mostra però una decisa ripresa sul trimestre.
Il risultato dell’attività finanziaria ammonta a 26 milioni di euro, in significativo aumento rispetto ai 17 milioni di euro registrati nel primo semestre del 2024 (+57,2% a/a).
Gli oneri operativi presentano una tendenziale crescita (+1,8% a/a2), attestandosi a 774 milioni di euro. La dinamica è influenzata dall’incremento progressivo degli investimenti in tecnologia e innovazione, nonché dalla duplice tranche di aumento salariale prevista dal rinnovo del Contratto Nazionale. Alla luce di ciò, le Spese per il Personale registrano un aumento del +1,5% a/a mentre l’aggregato Spese Amministrative e Ammortamenti evidenzia una crescita del +2,3% a/a2. Includendo il contributo al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) di 58 milioni di euro contabilizzato nel secondo trimestre del 2024, l’andamento degli oneri operativi risulta in calo del -5,4% a/a.
Il risultato della gestione operativa si attesta, dunque, a 782 milioni di euro, in crescita del +3,8% a/a; al netto degli oneri sistemici l’aggregato segnerebbe una flessione del -3,7% a/a.
Le rettifiche di valore nette su crediti ammontano a 97 milioni di euro, evidenziando una significativa diminuzione (-17,6% a/a) rispetto ai 117 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. Conseguentemente, anche il costo del credito (rapporto espresso in punti base fra le rettifiche di conto economico e l’ammontare dei crediti netti verso la clientela) registra un deciso calo portandosi a 30 bps (-7 bps a/a), segnando un nuovo minimo storico.
Detratte le imposte sul reddito per 215 milioni di euro, l’utile netto consolidato ammonta a 468 milioni di euro, in incremento del +5,4% rispetto ai 444 milioni del primo semestre del 2024.
LO STATO PATRIMONIALE AL 30 GIUGNO 2025
Le masse totali risultanti dalla somma di impieghi, raccolta diretta e risparmio gestito si attestano ad oltre 198 miliardi di euro, in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente su tutte le componenti per complessivi 6 miliardi di euro, in crescita anche nei confronti di fine 2024 (+1 miliardo di euro).
Gli impieghi verso la clientela3 ammontano a 65,8 miliardi di euro, (stabili vs dic-24), in espansione annua del +2,9% a/a, ad un ritmo più vivace rispetto al mercato (+0,9% a/a4). La crescita è frutto della performance dei finanziamenti sia a Breve (+7,0% a/a1) che a Medio-Lungo Termine (+2,3% a/a1); l’andamento complessivo è stato sostenuto dal segmento Banca d’Impresa, in crescita del +4,4% a/a1.
La qualità del credito prosegue il proprio trend di progressivo e costante miglioramento, con il totale dei crediti deteriorati netti che si attesta a 0,7 miliardi di euro, in riduzione del -14,4% vs dic-24, grazie ad una efficace gestione interna delle esposizioni non performing. La messa a terra delle strategie di contenimento del rischio ha permesso non solo al default rate di scendere al di sotto dello 0,6%, ma anche un’ulteriore riduzione delle incidenze dei crediti deteriorati lordi e netti, le quali si sono attestate, rispettivamente, al 2,5% (vs 2,7% dic-24) ed al 1,1% (vs 1,3% dic-24). Forte miglioramento anche del tasso di copertura dei crediti deteriorati che sale al 58,4%, in aumento di oltre +470 bps rispetto a dic-24.
La raccolta gestita si attesta a 55,0 miliardi di euro, in crescita del +1,9% vs dic-24 (+7,1% a/a), spinta da un’attività di collocamento efficace su tutte le principali asset class. La dinamica dell’aggregato è risultato sia della performance del comparto Fondi e Gestioni Patrimoniali (+3,3% vs. dic-24), sostenuta da flussi netti positivi per +0,9 miliardi di euro, sia del contributo della componente bancassurance (+0,6% vs. dic-24).
La raccolta diretta risulta stabile se confrontata con il fine anno precedente a 77,7 miliardi di euro (+0,7% a/a), presentando un andamento in linea al mercato4.
Posizione di liquidità più che soddisfacente con LCR pari a 185% e NSFR >120%6.
Patrimonializzazione del Gruppo ben al di sopra dei requisiti prudenziali minimi assegnati dalla BCE per il 2025: Common Equity Tier 1 Ratio Fully Loaded in area 15%1 e Total Capital Ratio in area 20%1.
CONTATTI STAMPA
Relazioni Esterne – Relazioni con i Media
Crédit Agricole Italia
Email: relazioniesterne@credit-agricole.it
Tel. 0521.21.2826 / 2846 / 2801
Note
1 Dato gestionale.
2 Esclusi contributi ai fondi sistemici.
3 Esclusi i titoli contabilizzati al costo ammortizzato.
4 Fonte: ABI Monthly, dati a giugno 2025.
5 Fonte: Banca d’Italia, dati a marzo 2025 relativi alle Province di Presenza – perimetro mutui casa.
6 Dati provvisori.